Otto sono le persone coinvolte in un traffico internazionale di soldi falsi. Si è trattato di un sistema ingegnoso che utilizzava il deep web, ovvero “l’altro internet”, per vendere le banconote contraffatte attraverso la rete di pagamenti Bitcoin. Il merito di aver scoperto il traffico di soldi falsi va alla Guardia di Finanza di Napoli e Roma. Tra i mezzi utilizzati per trasferire le banconote citiamo il caso di grossi libri contenenti il denaro. L’ultima parte del lavoro spettava, poi, all’ hacker del gruppo che riusciva a smerciare i soldi in tutta Europa, dal centro fino all’Est.
Sono finiti in carcere Carmine Guerriero, 30 anni di Castellammare e Salvatore Caldarelli, 55 anni di Terzigno, mentre gli arresti domiciliari sono andati ad Anna Sorrentino, 22enne stabiese (cugina di Guerriero), Filomena Guerriero, 28enne stabiese (sorella di Guerriero) e Carmela Cavallaro, 48 anni, la madre del Guerriero. Inoltre, è scattato l’obbligo di firma per Rosa Caldarelli, 28 anni di Terzigno, Vincenzo Fontanella, 52 anni di Gragnano e Raffaele Citro, 57 anni di Capaccio.
Al momento, le forze dell’ordine contano un traffico illecito di denaro che si aggira intorno ai seicentomila euro.