“Ci sono stati uomini che hanno continuato nonostante intorno fosse tutto bruciato, perché in fondo questa vita non ha significato se hai paura di una bomba o di un fucile puntato“.
Queste le parole di una nota canzone di Fabrizio Moro, dal titolo “Pensa“, cantata dagli alunni della Scuola “San Domenico Savio”, in occasione della cerimonia del 19 marzo per ricordare il 25° anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana per mano della camorra, mentre si apprestava, alle 7,25 del 19 marzo 1994, a celebrare la Messa nella sua Parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe.
In suo ricordo è stata organizzata una manifestazione avvenuta in simultanea nei cinque plessi del Circolo didattico di Terzigno, a cui hanno preso parte gli alunni delle terze, quarte e quinte classi dei plessi “Capoluogo“, “Allocca“, “Viale Bifulco“, “Rosa Miranda” e “Boccia ala Mauro“.
Lancio di palloncini bianchi legati a bigliettini scritti che riportavano varie frasi, nate da conversazioni collettive a scuola, canzoni intonate dagli alunni, come la “Marcia dei diritti dei bambini“, “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e quella di Moro, “Pensa“.
Tutto all’unisono nei plessi del Circolo, con gli alunni che hanno percepito un forte sentimento di amore e riconoscenza nei confronti dell’esempio di coraggio di Don Diana, che è affidato oggi a tutti noi.
Questa iniziativa, congiuntamente a quella sulle pari opportunità dell’8 marzo scorso e altre che seguiranno, sempre nell’alveo di “Educazione alla legalità” nel percorso didattico di “Cittadinanza e Costituzione”, promosso dalla dirigente scolastica Emilia Marone, attuate dalle docenti dei 5 plessi e coordinato dalla referente alla legalità del circolo didattico, Marilisa Giordano, non è stato solo uno studio della vita del parroco di Casal di Principe, ucciso a 36 anni dalla camorra perché la sua voce si era levata decisa e forte contro la criminalità organizzata, ma un lungo percorso di discussione tra gli alunni,
Visione di vari filmati come spunti di riflessione interdisciplinare nelle varie classi dei cinque plessi, analisi dei testi delle canzoni, approfondimenti e spiegazioni dei docenti, che hanno fatto riflettere tutta la comunità scolastica sul dovere della memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene comune.
Uno scritto del prete anticamorra dal titolo “Per Amore del mio Popolo non tacerò”, ha ricordato la dirigente Marone a margine della manifestazione. “Scrisse che non viviamo in una vera democrazia, ma sotto il totalitarismo della camorra: in un mondo in cui i figli, presto o tardi, diventano vittime o mandanti della criminalità organizzata; un mondo in cui i camorristi dettano le loro regole con le armi.
Parole di don Peppe Diana che fanno riflettere – aggiunge la dirigente – come siano ancora oggi molto attuali. Tuttavia la scuola dà un segnale di speranza e rinascita di legalità in direzione opposta e con questo percorso trasversale orientiamo i nostri ragazzi al rispetto delle regole. La mission della nostra Scuola – conclude la preside – è anche quella di essere un presidio permanente di legalità”.
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