Non una cena di raccolta fondi qualsiasi. E’ stata la cena dove la partecipazione della Comunità di una Parrocchia e non solo, una cittadinanza intera, ha gettato una solida base per consentire una grande riqualificazione del Centro Pastorale Giovanile della Parrocchia Sant’Antonio da Padova di Terzigno e poter dare un segnale forte di amicizia e vicinanza alla Chiesa. Oltre 500 invitati hanno risposto all’invito ed hanno pagato la cena, felici e consapevoli che una parte della cifra versata servirà a migliorare una struttura che sarà utilizzata dai giovani di tutta la Comunità.
Un progetto ambizioso per “Dare casa al Futuro” che Don Gianluca ha voluto mettere in campo e che ha trovato forte consenso nella Comunità. Subito terminate le adesioni alla cena organizzata per il venerdì 29 novembre scorso, presso un noto ristorante della cittadina terzignese. Con il costo del biglietto si poteva usufruire, oltre che fare beneficenza, anche una cena completa, tanta musica e divertimento e stare insieme per trascorrere una lieta serata in compagnia.
I giovani della Comunità Cristiana di Sant’Antonio, nel corso della cena, hanno illustrato il progetto e i lavori da fare ed hanno avuto modo di leggere un “lettera aperta dalla Casa dei Giovani”:
Eccellenza Reverendissimo, Carissimo Padre Francesco e con gioia grata e riconoscente che Vi diamo il nostro benvenuto e con Voi questa porzione di popolo di Dio che è qui in Terzigno.
Il nostro stare insieme, questa sera, vuole esprimere una parola di speranza, di fiducia, di consolazione in un mondo che sempre più frequentemente fonda i suoi momenti su ciò che è momentaneo e passeggero e spesso vestito di tristezza per le tante situazioni che attanagliano il Mondo, la nostra Italia e direttamente il nostro Territorio.
Il nostro cammino in ascolto della voce di Gesù, “il Cristo eternamente giovane”, è sostenuto dalla cura dei nostri amati pastori: don Gianluca e don Salvatore che ogni giorno ci aiutano con la loro fede e la testimonianza a riconoscere in Lui le molte voci, le grida di esultanza, i lamenti e i silenzi dei fratelli in modo trasversale e in tutte le fasi della vita.
Tante sono le ricerche interiori, le gioie e le speranze, i dolori e le angosce che costituiscono la nostra diffusa inquietudine. Desideriamo che il nostro stare qui sia un segno di unità e pace affinché il futuro non sia relegato a domani ma parta qui ed ora.
Abbiamo ben compreso, specialmente attraverso il Sinodo dei Giovani che voi siete i collaboratori della nostra più autentica gioia affinché le nostre attese si trasformino in ideali.
Con questo nuovo progetto pastorale: “la Casa dei Giovani” vogliamo mostrarvi il nostro impegno nella Chiesa a partire dalla costruzione quotidiana di una società cristiana sempre più legata a Cristo e ai fratelli. La voglia di vivere e i nostri sogni prendano concretamente corpo nella nostra esistenza e nella storia umana.
Al termine del sinodo ci è stato detto che le debolezze della Chiesa non devono scoraggiarci, le fragilità e i peccati non devono essere di ostacolo alla nostra fiducia perché la Chiesa è madre, non ci abbandona, è pronta ad accompagnarci su strade nuove, sui sentieri di altura ove il vento dello Spirito soffia più forte, spazzando via le nebbie dell’indifferenza, della superficialità, dello scoraggiamento.
È proprio con il nostro progetto che vogliamo darVi risposta. Quando il Mondo, che Dio ha tanto amato da donargli il suo Figlio Gesù, è ripiegato sulle cose, sul successo immediato, sul piacere e schiaccia i più deboli, noi vogliamo aiutarlo a rialzarsi e a rivolgere lo sguardo verso l’amore, la bellezza, la verità, la giustizia.
Non siamo una comunità perfetta ma camminiamo insieme legati dalla preghiera e l’affetto. Desideriamo continuare ora il cammino in ogni parte della terra a partire dalla nostra terra ove il Signore Gesù ci invia come discepoli missionari. È vero che la Chiesa e il mondo hanno urgente bisogno del nostro entusiasmo ma noi abbiamo bisogno di voi perché possiate sostenerci e sollecitarci nel cammino che conduce alla piena volontà di Dio.
Con Lei che è nostro Padre nella fede, con il Sindaco e gli Amministratori del nostro paese, con le nostre famiglie e gli amici qui convenuti vogliamo farci compagni di strada dei più fragili, dei poveri, dei feriti dalla vita.
Ringraziamo coloro che allieteranno la serata con la musica e il canto, ringraziamo il ristorante che stasera ci ospita, ringraziamo tutti Voi, uno per uno e ringraziamo ancora quanti nel silenzio operoso hanno reso possibile questa serata e Dio ne conosce perfettamente il cuore. Ringraziamo Lei che è qui con noi e ora le chiediamo di benedirci affinché le parole rivolteci dalla Chiesa: “Siete il presente, siate il futuro più luminoso”, si realizzino a partire da oggi.