Negli ultimi mesi i paesi vesuviani si sono trovati a far fronte comune per cercare di risolvere il problema relativo ai portalettere e alle bollette arrivate in ritardo o non arrivate affatto. Il primo ad esporre le difficoltà del suo comune è stato il sindaco di Striano Aristide Rendina che si è rivolto direttamente alle poste centrali in attesa di spiegazioni. Hanno seguito il suo esempio i comuni limitrofi in particolare Poggiomarino, Terzigno e San Giuseppe Vesuviano.
I sindaci si sono coalizzati, presentando un esposto e cercando di arginare i disagi che hanno creato il caos a partire da dicembre. La posta recapitata in ritardo ha portato a staccare le utenze dei cittadini che in prima persona hanno risentito di questa politica di riorganizzazione. I tagli effettuati da Poste Italiane hanno travolto il territorio vesuviano che si trova a corto di portalettere e in serie difficoltà.
Il numero di postini è diminuito in tutti i paesi. A Terzigno il numero è stato ridotto del 50%, risentono di questa politica anche i comuni di Torre Annunziata, Pompei, Boscoreale e Boscotrecase mentre gli sportelli di Striano e Poggiomarino sono stati addirittura accorpati.