Stop università a numero chiuso, forse.

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Il Ministro della salute Giulia Grillo pensa ad una misura d’urgenza per risolvere un problema che incombe sulle spalle dei medici precari: Carenza di medici  nei pronto soccorso, e questi ultimi, impossibilitati ad accedere ai corsi di specializzazione per le troppe ore di lavoro. «Bisogna guardare all’Europa» sostiene il ministro Grillo mentre espone il suo progetto fatto di innovazioni che segue il modello dei paesi nordici: Formazione pre e post laurea.

Puntuale come l’autunno si presenta anche la polemica contro il numero chiuso a Medicina e gli attacchi delle associazioni universitarie; su Facebook il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti  ricorda che quest’anno «abbiamo aumentato i posti» e che «continueremo a lavorare con gli atenei in questa direzione».

Grillo risponde «La risposta a questo dilemma è il modello francese e l’abolizione del numero chiuso» smentisce Manfredi, presidente riconfermato dei rettori italiani «Si possono aumentare i posti disponibili anche del 50 per cento, arrivando a 15 mila accessi», ma togliere il numero chiuso non si può, se questo esercito di studenti arrivasse di colpo a Medicina, non potrebbe trovare aule, laboratori e professori, mettendo a repentaglio anche la qualità dei corsi.

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