«Il sindaco e l’amministrazione comunale di Somma Vesuviana provano a far passare l’idea di una città che, due anni dopo il loro insediamento, si è svegliata e produce cultura ed economia. Non so se lo hanno fatto di notte o di pomeriggio, nella cosiddetta controra, ma di certo quello che raccontano è un sogno. Un sogno e nient’altro. Non c’è nulla di reale in questa narrazione», a dichiararlo è Celestino Allocca, componente del gruppo Somma Futura e già candidato a sindaco a Somma Vesuviana.
Allocca traccia un bilancio dei primi due anni di amministrazione Di Sarno e spiega: «La verità, che per fortuna è sotto gli occhi di tutti, è che a Somma Vesuviana nemmeno una delle tante, troppe promesse fatte in campagna elettorale è stata mantenuta. Il decoro urbano, quel minimo di manutenzione di strade ed illuminazione, è all’anno zero. Eppure (e Di Sarno lo sa bene, avendone fatto parte), in passato le amministrazioni si impegnavano molto su questo fronte, per garantire ai cittadini almeno i servizi essenziali. Le periferie sono totalmente dimenticate. Ed anche qui il sindaco sa bene di cosa parliamo: viene da quel mondo, giustamente se ne vanta ed ha avuto molti anni a disposizione, da amministratore, per occuparsene. Sul Casamale qualcosa si è mosso grazie alla mobilitazione di cittadini e associazioni. In generale, questa città non ha programmazione: né culturale, né sociale, né urbanistica. Sognare è lecito. Ma spacciare il sogno per realtà è una presa in giro ai cittadini»