Microfono spento per Carlo Alvino domenica sera alla prima di campionato del Napoli, ospite allo Stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia di Pescara.
Molti hanno collegato la decisione presa dal colosso di Murdoch ad un episodio risalente al mese di luglio, quando il giornalista-tifoso è finito al centro di una vera e propria bufera mediatica per aver augurato in diretta «una morte lenta e sicura» ad un tifoso juventino nel corso della trasmissione “Dimaro per primi”, andata in onda sull’emittente locale Tv Luna.
In seguito alla vicenda, i supporter bianconeri non hanno esitato un solo istante, rispondendo con una raccolta firme in cui veniva chiesto a Sky di interrompere ogni rapporto professionale con Alvino.
Lo stesso giornalista ci ha tenuto a spiegare la situazione su Twitter, dove ha scritto al suo pubblico: “Scusatemi, vi devo una spiegazione sulla mancata telecronaca Sky. L’azienda sta facendo le sue giuste valutazioni in settimana vi informo”
Intanto “Il Napolista” ha lanciato un appello per ridare voce ad Alvino, a cui hanno preso parte anche dei tifosi illustri, tra cui i cantautori Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo, lo scrittore Maurizio De Giovanni e i giornalisti Guido e Sandro Ruotolo.