L’industria automobilistica è la nuova frontiera tecnologica. Le società hi-tech nate sull’onda della rivoluzione digitale stanno progettando il futuro dell’auto e della mobilità. Un match che si gioca attorno a tre grandi filoni di innovazione: l’auto a guida autonoma, l’elettrificazione e l’auto condivisa, cosiddetta «shared transport», controllata via app con lo smartphone.
La Silicon Valley si propone come centro di riferimento per Cina ed Europa, permettendo di dominare tutti e tre i settori di ricerca avanzata dell’automotive. La Silicon Valley si candida a pieno titolo a diventare la nuova Detroit. Ci sono tutti: i carmaker globali , i componentisti e le società hi-tech che hanno investito e continuano a farlo per essere presenti dove si sta creando il futuro.
San Francisco, Mountain View, Palo Alto, Sunnyvale, Santa Clara, Cupertino, Los Altos, Menlo Park, Sonoma e San Bruno sono alcune delle località dove sono presenti le società. E sono almeno 64 le startup di car maker e componentisti al lavoro nella Silicon Valley, secondo i dati della società di real estate Cbre. Molte altre arriveranno. Con investimenti, acquisizioni – come quella di Gm che ha speso quasi un miliardo di dollari per comprarsi la startup Cruise Automation, e che ha investito altri 500 milioni di dollari in Lyft . Scoperte, intuizioni e sviluppi pionieristici sono i cardini di un impero che impatterà sul settore.