Due interventi distinti ma complementari. Il primo, concepito per gli spazi della chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini, è costituito da un grande tappeto di foglie caduche raccolte per le strade della città e attivato da una serie di ventilatori industriali il cui posizionamento è stato studiato per generare un moto continuo, un turbinio infinito ed incessante di fogliame.
Così l’artista invita a riflettere sulle trasformazioni e sui cambiamenti che ci attraversano dentro e fuori, intravedendo nella casualità dei movimenti una poetica sospensione di immagini, emozioni e stati d’animo concomitanti. Il secondo, invece, è un intervento sonoro che va diffondendosi negli ambienti ipogei della Chiesa -adibiti a “terrasanta”- e che evoca suoni cosmici e primordiali preannunciando l’origine di una nuova vita.
“Si sta come d’autunno” : attraverso le parole di Giuseppe Ungaretti, Valentina Palazzari reinterpreta la sensazione di precarietà della storia e della condizione umana suggerita dall’immagine altamente poetica delle foglie in balia del vento, quale metafora della fragilità che trova un corrispettivo nella situazione contemporanea che evoca.
Muovendosi sul crinale estremo e precario tra vita e morte, il lavoro dell’artista svolge tale dicotomia in termini di assoluta ambivalenza: nella navata della chiesa, luogo deputato a celebrare la vita in comunione col divino, l’artista sembra voler allertare lo spettatore dell’umana caducità; mentre negli ambienti ipogei, dedicati al culto dei morti, introduce un contro-canto sonoro che riecheggia l’origine della vita, quale riferimento alla possibilità della rinascita.
FONTE: WWW.SMAAVE.IT
L’evento si svolgerà alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini; Via Vergini 1, Napoli , fino 7 gennaio 2019