Ancora dubbi e incertezze per la prossima apertura delle scuole, fissata dal Ministro dell’Istruzione Azzolina il 14 settembre. Nonostante l’approssimarsi della data fatidica, dai vertici giornalieri tra le autorità scolastiche e le amministrazioni regionali non è giunta ancora conferma sulla prassi da adottare a livello nazionale per le scuole di tutta Italia. “C’è una situazione delicata e ancora complessa, come ad esempio quella relativa ai test rapidi per gli insegnanti” riferisce l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, aggiungendo che entro questa settimana cominceranno a essere erogati alle scuole i rifornimenti di mascherine e gel e avverrà la consegna dei primi banchi monoposto, già oggetto di critiche al Ministro dell’Istruzione. Tra le proposte di misure anti-contagio, l’ipotesi di un tampone volontario per gli studenti delle superiori, nel rispetto delle norme sull’autonomia scolastica e delle amministrazioni locali.
Intanto, il Comune di Napoli si prepara a fronteggiare il rientro in classe agendo sul versante trasporti. Mezzi di trasporto dedicati agli studenti e orari differenziati per l’ingresso a scuola sono le proposte del sindaco di Napoli De Magistris, ai quali poter affiancare un uso maggiore di biciclette, in attesa di indicazioni dal Governo. Secondo il sindaco, da parte del Governo sul tema delle risorse per il trasporto pubblico si registra “un ritardo significativo” che, a causa delle esigue risorse, rischia di compromettere l’economia di città in cui non è possibile operare completamente in smart working.
Di fronte a dubbi e incertezze ancora dilaganti sul da farsi, oggi centinaia di docenti nel Veneto, sulla scia delle numerose chiusure di edifici scolastici in altri Paesi come la Germania, hanno protestato contro il ritorno a scuola, temendo per la propria salute non adeguatamente tutelata e rivendicando i propri diritti di esonero.