Esplode la rabbia dei 400mila passeggeri che avevano prenotato i voli con la compagnia aerea Ryanair. La UE ha obbligato a rimborsi obbligatori, che ammontano a una quota di circa 20 milioni di euro circa, e si stima anche oltre, fino a 35 milioni. Una perdita considerevole per la compagnia irlandese. Le motivazioni sembrerebbero legate a dei calcoli errati nei turni di riposo dei piloti, cui si aggiunge una fuga dei comandanti di volo dovuta a offerte migliori da parte della concorrenza. Ciò ha costretto la Ryanair a cancellare approssimativamente 50 voli al giorno per le prossime 6 settimane, fino ad Ottobre. A Dublino il titolo della compagnia ha perso tra l’1,9% e fino al 3% in Borsa. Inutili le scuse della compagnia nei confronti dei clienti che hanno subito il disagio, i quali faranno valere i diritti del passeggero seguendo le normative della Commissione europea sui voli. Per assicurare che vengano rispettati i diritti dei passeggeri ha sollecitato la compagnia a fornire informazioni dettagliate sulla programmazione dei voli. Per ottemperare alla notevole mancanza di personale, il ceo della low cost irlandese Michael O’Leary ha riferito che ingaggerà piloti da Alitalia e da Air Berlin.