Un aereo russo con 71 persone a bordo, di cui: 65 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio è precipitato nella periferia di Mosca. Tutti i presenti all’interno del mezzo di trasporto non sono sopravvissuti al devastante impatto col suolo. Incerte le notizie in merito alla tragedia, nessuna ipotesi risulta attualmente attendibile.
L’aereo è decollato alle 14.21, ora locale, dall’aeroporto Domodedovo da Mosca ed era diretto a Orsk nella regione dell’Orenburg, lo schianto si è registrato a pochi km dal decollo, nei pressi della periferia della capitale russa. L’aereo incriminato aveva effettuato il primo volo nel 2010 per la compagnia Rossiya. Progettato per ospitare 80 passeggeri su una distanza di 3.600 km. Fin dall’inizio della sua operatività non era nuovo a guasti, se ne contano cinque tra i più critici. Spesso collegati al carrello di atterraggio, all’impianto elettrico e ancor più preoccupante, al sistema di guida.
A causa dei già citati problemi il suddetto rimase fermo dal 2015, fino all’8 febbraio 2017, presso un hangar di San Pietroburgo. A renderlo nuovamente operativo ci pensò la compagnia aerea Saratov. Dire che questo mezzo di trasporto ha avuto una vita travagliata è dire poco, ma avanzare ipotesi di colpevolezza, senza prove specifiche, è quanto meno imprudente. Tutto il mondo resta in attesa dell’avanzamento delle indagini, ardentemente portate avanti dal presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.