A soli 12 anni, Anna Balbi, ragazza volenterosa e intraprendente, attivista per il sociale e civile, è stata insignita della prestigiosa onorificenza di “Alfiere della Repubblica” dal presidente dello Stato Sergio Mattarella.
Proveniente dalla zona di S. Giovanni a Teduccio, un quartiere nella periferia orientale di Napoli, la studentessa si è distinta fin da precoce età per i suoi atti di solidarietà e volontariato, tra cui la pulizia di spiagge e territorio dai rifiuti, la lotta al bullismo scolastico nella propria scuola, l’aiuto fornito alla mensa per gli anziani e poveri del suo quartiere. In una zona nota tristemente per la cronaca nera e i traffici illeciti, in cui la percentuale di dispersione scolastica è allarmante, Anna si è distinta per le sue azioni degne di nota, tanto da esserne giunta voce a Roma.
E proprio lo scorso 13 marzo è stata convocata al Quirinale dal presidente della Repubblica Mattarella per la proclamazione di “Alfiere della Repubblica”, titolo attribuito anche ad altri 28 minorenni emergenti per le loro lodevoli attività umane verso i più bisognosi. In occasione dell’evento, Anna, di umile provenienza, aspirante pediatra, ha mostrato la propria determinazione nella richiesta in assemblea al Presidente di incrementare l’istruzione di S. Giovanni, per dare una speranza e un futuro migliori a chi, come lei, crede fermamente in una realizzazione concreta del cambiamento. E -si potrebbe aggiungere in tal caso- non è mai troppo presto per cominciare.