Un’altra pagina della storia politica italiana è stata scritta ieri con il referendum del 4 dicembre 2016. Il popolo italiano ha infatti deciso di bocciare la proposta di riforma Costituzionale Renzi-Boschi con oltre il 59% dei voti. La vittoria del No è stata dunque netta e decisa mentre il Si è rimasto al 40,89%. Risultato straordinario anche per quanto riguarda l’affluenza alle urne che ha visto una percentuale molto alta, quasi il 68,48% degli aventi diritto.
La sconfitta dell’ormai ex Premier è stata bruciante e a Matteo Renzi non è rimasto altro rimedio se non rassegnare le sue dimissioni. “L’esperienza del mio governo finisce qui, grazie ad Agnese, per aver sopportato la fatica di questi mille giorni e per come ha splendidamente rappresentato il nostro paese, grazie ai miei figli. Sono stati mille giorni bellissimi che sono volati, ora per me è tempo di mettersi in cammino. Il No ha vinto in modo straordinariamente netto”, ha detto il premier. “Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta. Chi lotta per un’idea non può perdere. Voi non avete perso, sentitevi soddisfatti per il vostro lavoro. Vorrei che foste fieri di voi stessi“. Queste le parole pronunciate da Renzi durante la conferenza stampa indetta poco dopo la mezzanotte per commentare il risultato elettorale.
Stamattina l’ex capo del Governo si è recato al Quirinale a colloquio con il Presidente della Repubblica Mattarella. Molte le reazioni giunte dal mondo politico sull’esito del referendum: esultano i sostenitori del No (Forza Italia, M5S) mentre non hanno nascosto la loro sorpresa e un certo sconcerto, misto a preoccupazione, i capi di governo delle nazioni europee.