Recenti sono le sentenze di condanna di sei persone, a pene che vanno dai 5 ai 6 anni, nel processo di primo grado sulla tragedia del 2013 dell’autostrada A16.
La Procura di Avellino, guidata dal Procuratore capo Rosario Cantelmo, ha sequestrato in via cautelare dodici viadotti sull’autostrada A16 gestita da Autostrade per l’Italia del gruppo Atlantia. Le cause della decisione sono da attribuire agli interventi di manutenzione delle barriere successivi all’incidente del 28 luglio 2013, che costò la vita a 40 persone. Secondo la Procura, queste barriere sarebbero carenti sotto il profilo della sicurezza e per l’incolumità pubblica.
Il sequestro riguarda la tratta compresa tra Paiano e Benevento: per Autostrade, non verrebbero determinate interruzione della viabilità. La società ha comunque reso noto che verrà fornito alla Magistratura qualsiasi elemento che possa chiarire la situazione.
Nello specifico, i sigilli sono scattati per le barriere dei viadotti di Acqualonga, Pietra Gemma, Carafone, Vallonato I e II, F.Lenza Pezze, Scofeta Vergine, Sabato, Boscogrande, Francia, Vallone del Duca e Del Varco.
Il problema è che non è ancora chiaro quanti chilometri a rischio ci sono sull’intera rete, dove quella tipologia di barriere era molto diffusa negli anni Ottanta.
Dalla società di gestione hanno fatto sapere che nel 2015 su tutte queste barriere sono stati sostituiti gli ancoraggi, da verifiche effettuate dalle sue direzioni di tronco hanno confermato l’efficacia delle attuali barriere.