Ancora una volta una serata dedicata alla musica è stata scandita da atti di violenza, è successo a Sesto San Giovanni ai confini di Milano durante il concerto di Guè Pequeno e Marracash.
A due canzoni dalla fine del concerto il pubblico delle prime file ha iniziato a correre verso l’uscita. Attimi di panico, la voce che qualcuno avesse spruzzato uno spray al peperoncino e le immagini del caos di piazza San Carlo a Torino ad aumentare la paura. Nello spazio concerti del Carroponte di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, venerdì sera si sono esibiti Guè Pequeno e Marracash, artisti di grande richiamo che da tempo collaborano. Ed è stato durante il loro concerto che, alle 23.40 circa, c’è stato un allarme dovuto, sembra, alla bravata di uno dei ragazzi presenti nelle prime file, che avrebbe fatto spaventare gli altri presenti, che hanno iniziato a correre verso la zona dei varchi biglietti, tranquillizzati poi dal personale della security e dagli stessi artisti che, dal palco, hanno spiegato al pubblico che non c’era niente di cui preoccuparsi e che potevano continuare ad ascoltare il concerto.
Sulle pagine social di Marracash e Guè Pequeno sono diversi i commenti di quanti erano al Carroponte venerdì. “Ho visto gente che correva verso l’uscita e mi sono allontanata per poi tornare verso il palco”, “Ho sentito che hanno spruzzato lo spray al peperoncino”, raccontano alcuni, domandandosi anche come fosse possibile far entrare nell’area concerti uno spray, visto che i controlli di sicurezza dovrebbero impedire l’ingresso di bombolette. In ogni caso è bastato che qualcuno iniziasse a correre per far pensare al peggio e innescare il fuggi fuggi generale: a Torino, a inizio giugno, 1.500 persone sono rimaste ferite nel caos della serata Champions, e ancora non è chiaro cosa abbia scatenato la psicosi collettiva. Ristabilita la calma, il concerto è continuato con gli ultimi brani previsti.
Lo stesso direttore di produzione del Carroponte, Matteo Camisasca, spiega: “Non appena ho visto le persone che iniziavano a correre via ho superato le transenne antipanico e dalla zona sottopalco ho raggiunto il buco che si era creato chiedendo ripetutamente cosa fosse successo. Mi è stato risposto che qualcuno aveva utilizzato dello spray al peperoncino, ipotesi avvalorata anche dal bruciore agli occhi che ho provato in prima persona”. E ancora: “Dopo circa due minuti erano state fatte tutte le comunicazioni del caso, riuscendo a chiarire l’accaduto tra produzione e sicurezza. Subito è partita una comunicazione dal palco per tranquillizzare tutti gli spettatori e riportare un clima più disteso tra il pubblico. Pochi minuti dopo il concerto è ripreso normalmente, mentre il personale delle ambulanze presenti in area concerti finiva di prestare soccorso alle persone più spaventate e in difficoltà”.
L’organizzazione parla del “gesto sciocco e irresponsabile di una persona presente tra il pubblico che ha rischiato di rovinare seriamente una serata di musica e divertimento, come testimoniato da episodi di cronaca più o meno recenti, legati anche ad altri eventi e concerti.