Parola d’ordine: Rispetto, sulle spiagge d’Italia

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Come ogni anno arriva puntuale l’estate, che oltre a concedere il consueto relax dallo studio e dal lavoro, propizia l’arrivo di migliaia di turisti sulle rive delle principali spiagge del mondo e inevitabilmente anno dopo anno si ripete lo stesso copione: resti di cibo sparsi sulla spiaggia, buste volanti, bottiglie di vetro sotterrate sotto la sabbia, giornali lasciati a deperire sul bagnasciuga. Tutto questo per l’ignoranza dell’utente medio che non si preoccupa minimamente dei problemi ambientali che provoca al proprio ecosistema.

Sempre irrisorie sono le soluzioni per ottemperare a questo scempio, pochissimi i controlli e quasi completamente assenti i sistemi di video sorveglianza. Come spesso accade, la colpa è sempre l’inciviltà e l’incuria dell’uomo, ma non è corretto che a farne le spese sono i cittadini rispettosi che ogni mattina si trovano una spiaggia deturpata ed è a tal ragione che bisognerebbe dire stop e fermare tale scempio. La vacanza è sacrificio, è lavoro, è sudore e in quanto tale deve essere rispettata, ma ancor prima bisogna imparare a rispettare l’ambiente  che si sceglie per le proprie vacanze.

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