Riaprire tutto in sicurezza, impiegare 6000 militari dell’Esercito con poteri di polizia giudiziaria, limitare i tamponi ai sintomatici, far gestire i tamponi a scuola dalle strutture private per accelerare i tempi, rendere obbligatoria la app Immuni. Questo, in sintesi, il contenuto di una lettera che il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, ha inviato al premier Giuseppe Conte.
Il primo cittadino scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri: «Tutti conosciamo i numeri sul territorio campano di casi positivi al Covid 19. Sono numeri che, tra l’altro, a parere dello scrivente rappresentano una realtà al ribasso».
Poi le proposte: «L’impiego in Campania di 6000 unità dell’Esercito Italiano, a supporto delle Forze dell’Ordine allo stato operanti sui nostri territori, il cui numero è esiguo, cui conferire poteri di polizia giudiziaria. Tali unità sono da destinare in numero di 2000 uomini, in presenza fissa, alla città di Napoli ed i rimanenti alla intera Regione Campania».
Tale impiego – prosegue Capasso – sarà tuttavia condizionato alla riapertura delle attività commerciali e di ristorazione, con chiusura alle 24: «È più che necessario, infatti, il proseguimento delle attività commerciali a sostegno di una economia già molto labile. Una prolungata chiusura di tali attività sarebbe anche causa di ulteriori pericolose disparità sociali».
Poi c’è la proposta sui tamponi «da riservare unicamente ai soggetti sintomatici ed ai loro contatti stretti» e «l’obbligatorietà di tamponi per alunni riscontati positivi e per l’intera classe frequentata da effettuarsi, per brevità di risposta, a mezzo convenzione con strutture private».
Infine, Capasso chiede l’obbligatorietà dell’uso applicazione “Immuni” ma soprattutto il suo perfezionamento affinché sia realmente utile: «Immuni è un ottimo strumento ma va potenziato e reso obbligatorio. Con un tracciamento che funziona potremmo fare grandi passi avanti nella lotta al covid».
Conclude il sindaco di Ottaviano: «Chiedo di essere ascoltato perché so di parlare a nome di cittadini, commercianti, operatori economici che non ce la fanno più. Come tutti i sindaci, ascolto il loro grido di dolore: chiudere di nuovo tutto è impossibile, mentre si può utilizzare l’Esercito per fare i controlli, verificare il rispetto delle regole, sanzionare chi non le rispetta».