Ooho è un’alternativa sostenibile alle bottiglie di plastica e alle tazze, totalmente biodegradabile e talmente naturale che si può anche mangiare […] La confezione è più economica della plastica e può contenere qualunque bevanda, inclusi soft drink, liquori e anche cosmetici” affermano, nel loro sito di crowdfunding, Rodrigo García González, Guillaume Couche e Pierre Paslier, i tre ingegneri spagnoli che nel 2014 hanno creato Ooho.
La rivoluzione nel campo del consumo dei liquidi arriva per proteggere l’ambiente e ridurre i costi di produzione. Infatti la creazione è una sfera che fa le veci della classica bottiglia di plastica. Grande quanto una pallina da ping pong, riesce a contenere l’acqua – ma anche altri liquidi – grazie a una doppia membrana esterna composta da estratti vegetali ed alghe sottoposti a gelificazione (si tratta di trasformare una sostanza liquida in un gel attraverso l’aggiunta di un agente gelificante). La membrana più esterna serve per proteggere il contenuto da contaminazioni esterne e si può togliere, al momento dell’assunzione, sbucciandola come fosse una banana. Quella più interna è commestibile e serve per mantenere la forma sferica e “mangiarla” ma, volendo, si può forare per far uscire il liquido. Le Ooho possono contenere acqua ma anche altri liquidi, come succhi di frutta o shots alcolici, e le si possono conferire sapori e colori a scelta.
I vantaggi sono molteplici. Lo scopo della sua creazione è stata la riduzione dell’inquinamento ambientale provocato dalle bottiglie di plastica, infatti il materiale delle Ooho balls è biodegradabile entro 4-6 settimane. Ma i benefici si notano anche da un punto di vista economico con i solo 2 centesimi come costi di produzione, inoltre, non dovendo produrre plastica, si sorvolerebbe su tutti i problemi legati alle compagnia petrolifere.
A produrle è stato lo Skipping Rocks Lab, il cui fondatore Reuters Rodrigo Garcia Gonzalez spiega: “Non pensiamo che le Ooho balls abbiano tutte le funzioni che generalmente possiede una bottiglia di plastica, ma potrebbero essere la soluzione per il consumo di acqua a breve termine”. Sulla linea di questo pensiero la compagnia cerca di arrivare agli atleti della maratona, che potranno dissetarsi a metà gara, senza preoccupazioni per l’ambiente.
Ebbene, non è un’innovazione che spopolerà in futuro, ma è già presente. Lo Skipping Rocks Lab ha testato queste sfere d’acqua nei propri laboratori di Londra e in questi giorni ha ottenuto la prima licenza commerciale. Il prodotto è stato anche presentato a diversi eventi organizzati, per capire se le Ooho bastassero a dissetare i presenti. Come era possibile intuire, è stato un successo e l’iniziativa ha già raccolto quasi un milione di euro di donazioni per procedere alla produzione per il mercato.