Omertà e paura. Pompei: le mani della camorra sul mercato dei fiori

Ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 7 appartenenti al ‘‘clan Cesarano” di Castellamare di Stabia.  Le indagini erano partite nel 2014, quando erano state registrate, all’interno del mercato florovivaistico più importante del Sud-Italia, una serie di episodi di natura estorsiva che, tuttavia, non trovarono riscontri e conferme da parte dei commercianti del posto. Di fronte a quel clima di omertà, le indagini sono state portate avanti dall’Arma di Torre Annunziata e dalla Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, permettendo di identificare 7 soggetti ritenuti responsabili di concorso in estorsione e lesioni personali con l’aggravante di aver favorito gli interessi del ”clan Cesarano”.

Le mani di questa rete estorsiva, chiedevano somme di denaro, ai ”malcapitati” imprenditori, con cadenza mensile. Chi si sottraeva al versamento, veniva violentemente e brutalmente percosso a scopo intimidatorio. Oltre ad imporre il racket nella sua forma tradizionale, le indagini hanno fatto luce su una vera e propria società, messa su dagli indagati.

Un’ azienda di intermediazione trasporti, allo scopo di avere il monopolio delle spedizioni di fiori provenienti prevalentemente dai Paesi Bassi, con annesso scarico merci che veniva effettuato all’interno del ”Mercato dei fiori” e successivamente smistato verso l’intero Sud-Italia.

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