La dirigenza della societa bianconera verrà ascoltata dalla Commissione Parlamentare Antimafia nell’ambito delle presunte infiltrazioni della criminalità organizzata nel calcio. Mercoledì prossimo, 15 marzo, è il giorno stabilito per l’audizione nella quale l’avvocato della società Juventus, Luigi Chiappero, ribadirà quanto messo nero su bianco nella memoria difensiva al vaglio della giustizia sportiva. Ovvero che i rapporti tra criminalità organizzata e club sono già stati esclusi dalla giustizia ordinaria e che le intercettezioni telefoniche agli atti dell’indagine chiariscono tutto.
Si difenderà la Juve, quindi, dopo che si è difeso Rocco Dominello, il presunto boss che, secondo l’accusa, voleva infilarsi nel business del bagarinaggio presentandosi come nuovo capo ultrà della tifoseria organizzata. Per l’avvocato Domenico Putrino, i rapporti tra il suo assistito e la Juventus sono sempre stati improntati alla “assoluta correttezza”. L’avvocato Putrino ricorda che Dominello è incensurato e che non risultano dall’indagine rapporti diretti con cosche malavitose, anche se sono state in alcuni tratti rese “non divulgabili”, nelle questioni attinenti “l’acquisto di biglietti delle partite in casa della Juventus e spartizioni di utili relativi ai biglietti”.
Poi aggiunge che al momento “non è stato in alcun modo dimostrato interesse sulla gestione dei biglietti della ndrangheta per il tramite dei Dominello con la Juventus” e conclude che ” il pagamento dei biglietti che il signor Dominello acquistava dalla biglietteria autorizzata bianconera, biglietti regolarmente pagati, non vi era motivo che i dirigenti, meno che mai il presidente Agnelli, potesse dubitare di interferenze allo stato mai dimostrate della ndrangheta con il Dominello”.
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