Napoli: record di visite nei musei, da McCurry alla mostra di Sgarbi

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Neppure la giornata uggiosa ha fermato i numerosi turisti, che domenica 5 Febbraio hanno approfittato dell’iniziativa Mibact #domenicalmuseo per dedicarsi alla cultura a Napoli. A cominciare dalla tarda mattinata, gli ingressi dei musei erano gremiti di una folla di visitatori tra cui molti giovani, sebbene non mancassero le famiglie.

Particolare interesse ha suscitato la mostra al PAN, giunta quasi al termine, del fotografo Steve McCurry. Un’emozionante esposizione di alcuni scatti “rubati” alla realtà circostante di Paesi disastrati, tra cui spicca la celebre “Ragazza afgana”. Altrettanto saturo di visite (è considerato il museo più visto in Italia, con circa 7000 presenze) è risultato il MANN, dove è stata finalmente completata la sezione egizia, fruibile dopo la collezione Farnese, nel piano inferiore e organizzata in 5 ampie sale con reperti dell’antico e nuovo Egitto. In concomitanza con il tricentenario dalla nascita, una mostra patriottica dedicata a Carlo di Borbone, fautore dei primi scavi che portarono alla luce le antiche città sepolte di Pompei ed Ercolano. Accanto, una temporanea commemorazione del celebre archeologo Maiuri, scopritore dei calchi pompeiani.

Certamente, una delle maggiori attrazioni culturali è costituita dalla collezione di Sgarbi,  allestita nella basilica di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta. Soprattutto nei weekend si è raggiunta una stima di 1500 biglietti staccati dall’inaugurazione, lo scorso 6 Dicembre, ed è prevista una grande affluenza fino alla sua chiusura, il 28 Maggio. Si tratta di una serie di circa 150 pezzi d’inestimabile valore, provenienti da varie collezioni private, a cura del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Un’eccezionale repertorio di affreschi, busti, sculture, pale d’altare, crocifissi, disposti in ordine cronologico dal XIV al XIX sec., in un percorso che si sviluppa al centro della chiesa e lungo le sue pareti laterali.  Tra i tesori “nascosti” al pubblico, caduti nel dimenticatoio e riproposti, i ritratti fisiognomici di Gemito e un prezioso Caravaggio (“La Maddalena addolorata”), ma anche Tino di Camaino, Luca Giordano, il Pomarancio, De Chirico, Ligabue e molti altri. A disvelare queste meraviglie artistiche potrà essere la voce stessa di Vittorio Sgarbi che accompagnerà il visitatore lungo il percorso, soffermandosi sulle “chicche” più interessanti (dove accanto alle didascalie compare il simbolo degli auricolari). Verranno forniti in loco i dettagli per scaricare l’App “i tesori nascosti” dallo Store e seguire la procedura per estraniarsi e perdersi nel sublime.

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