Modena Park: il tripudio di Vasco e l’abbraccio dei 220 mila

Eventi e cultura

Era il 1977 quando Vasco, spinto dagli amici, tra cui Gaetano Curreri, leader degli Stadio, decise di incidere il suo primo 45 giri con i brani Jenny e Silvia. Ed è con quell’amico, ed insieme alla sua band d’origine, e soprattutto al produttore Guido Elmi, che ha deciso di organizzare una mega festa, il Modena Park, al fine di ripercorrere e celebrare i suoi 40 anni di carriera e tutti coloro che lo hanno accompagnato. Tutti con il rocker di Zocca, uniti in un unico abbraccio, dal sopracitato Gaetano Curreri agli ultimi o storici componenti della sua band, come il bassista Claudio “Gallo” Golinelli, Stef Burns e Vince Pastano alla chitarra elettrica, Andrea Braido (che sostituì il chitarrista Solieri quando quest’ultimo lasciò la band per fondare la Steve Rogers Band con Massimo Riva), alla batteria Matt Laug, Alberto Rocchetti alle tastiere, Andrea Innesto al Sax, la corista ‘Ferrari del Rock’ Clara Moroni, Frank Nemola alla tromba, e per finire il ritorno sul palco del chitarrista Maurizio Solieri, “licenziato” da Vasco con un post su facebook di qualche anno fa. Insomma, tutti, proprio tutti.

Alle ore 15 di ieri, una bolgia di 140 mila fan paganti, aveva già occupato gran parte del parco Enzo Ferrari di Modena, per divenire 220mila (si stima addirittura 230mila) entro le 21, ora in cui con Colpa D’Alfredo Vasco ha fatto il suo ingresso sul palco. E per accontentare tutti coloro che non hanno preso in tempo il biglietto o hanno semplicemente voluto assistere all’evento in modalità differenti, il concerto è stato trasmesso in diretta in 200 cinema d’Italia che hanno registrato 30mila spettatori, sulla spiaggia all’Arena di Rimini con maxi-schermi con 20mila spettatori, ed infine su Rai 1 con il concerto-intervista condotto da Paolo Bonolis che con 5.300.000 spettatori ha registrato il 36% di share.

Un concerto dalla scaletta ricca di successi, esattamente 40 canzoni per uno spettacolo di 3 ore e 40 minuti (introdotte da Also Sprach Zatathustra di Strauss),  durante il quale hanno dato  sfoggio di sè brani magistralmente suonati ed interpretati come Blasco Rossi, Bollicine, Ogni Volta, Anima Fragile con Gaetano Curreri al piano, Vivere Una Favola, ma anche più recenti come Sono Innocente e Come Nelle Favole. I titoli scelti erano in tutto 34, ma due medley hanno permesso di estendere la scaletta a 40 canzoni, intervallati da un paio di interludi, durante i quali una stupenda scenografia d’immagini e luci è apparsa dal mega schermo del palco. Impeccabile il look di Vasco che durante il concerto ha indossato bellissime giacche di pelle, come il chiodo giallo e l’immancabile cappellino all’inizio dello spettacolo, e non da meno quello dei musicisti che si sono spalleggiati durante lo show. Per finire, prima della consueta chiusura con Albachiara, l’omaggio ed il ricordo di Vasco al chitarrista Massimo Riva, morto nel 1999.

Non abbiate paura” il messaggio principale di Vasco, chiaramente riferito ai sempre più numerosi attentati che minacciano la vita dei cittadini in ogni angolo del mondo e che hanno fatto strage anche ai concerti, come il Bataclan di Parigi o il più recente concerto di Ariana Grande a Manchester. Diversi anche gli sfottò di Vasco dal palco riferiti a Giovanardi, il senatore modenese che non ha mancato di criticare l’evento del parco Ferrari. Una celebre ditta di intimo, inoltre, ha distribuito migliaia di reggiseni al pubblico con la scritta ‘fammi godere’, al fine di accompagnare il brano Rewind, durante il quale le fans di Vasco sono solite toglierselo e gettarlo sul palco. Le immagini della scena non hanno risparmiato però l’imbarazzo al pubblico di Rai 1, con diversi seni al vento e decine di ragazze inquadrate in intimo.

Molti i complimenti ricevuti da Vasco come, a cominciare, quelli del concittadino modenese e collega Ligabue, che con un “Complimenti Vasco, Complimenti Modena” da facebook ha smentito o chiarito la rivalità nei confronti del precursore del rock italiano. E non da meno sono stati i messaggi da parte di Jovanotti, Eros, Cremonini, Carboni e D’Alessio. Il concerto si è concluso con uno spettacolo pirotecnico che ha coronato una festa fatta di fans, abbracci, ricordi, emozioni, canzoni….e semplicemente Vasco Rossi.

Scaletta:
Intro: Also sprach Zarathustra (Strauss)
“Colpa d’Alfredo”
“Alibi”
“Blasco Rossi”
“Bollicine”
“Ogni volta”
“Anima fragile” (con Gaetano Curreri al pianoforte, che fa un medley di “Jenny”, “Silvia” e “La nostra relazione”)
“Splendida giornata”
“Ieri ho sgozzato mio figlio”
Delusa Medley: “Delusa”, “T’immagini”, “Mi piaci perchè”, “Gioca con me”, “Stasera!”, “Sono ancora in coma”, “Rock’n’roll show”
“Ultimo domicilio conosciuto” (con Maurizio Solieri)
“Vivere una favola”
“Non mi va”
“Cosa vuoi da me”
“Siamo soli”
“Come nelle favole”
“Vivere”
“Sono innocente”
“Rewind”
“Liberi liberi”
“Interludio 2017” (con assolo di Andrea Braido)
Acustico: “Il tempo crea eroi”, “Una canzone per te”, “L’una per te”, “Ridere di te”, “Va bene va bene così”, “Senza parole”
“Stupendo”
“Gli spari sopra”
“Sballi ravvicinati del terzo tipo”
“C’è chi dice no”
“Un mondo migliore”

Bis:
“I soliti”
“Sally”
“Un senso”
“Siamo solo noi”
“Vita spericolata”
“Albachiara”

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