L’Istituto “Giusti” di Terzigno aggiunge un altro premio al palmarès della scuola

Anche quest’anno, in occasione della ricorrenza del 25 Novembre,  “Giornata Mondiale contro la violenza di genere”, molte le manifestazioni in tutta Italia e non solo. La Regione Campania per l’evento ha bandito il concorso “Stop violenza”, giunto alla sua Terza Edizione, è stato promosso dall’assessorato alla Formazione e Pari Opportunità regionale, con la richiesta di partecipazione alle scuole di primo e secondo grado e agli enti di formazione accreditati dalla Regione.

Gli alunni della scuola di Terzigno hanno preso parte alla cerimonia di premiazione “Mai più sola” del 23 Novembre scorso al Museo di arte contemporanea “Madre” di Via Settembrini a Napoli, dove c’è stata anche, come testimonial, Emma Marrone, giovane cantante attenta al tema della violenza sulle donne, infatti ha rifiutato il compenso per la sua partecipazione all’evento.

Più di 50 i lavori pervenuti alla Commissione della Regione Campania con progetti inediti, divisi nelle tre categorie: “Manifesto”, “Spot” e “Video Clip Musicale”. Prima dell’esibizione della cantante, sono stati premiati i vincitori del concorso di idee, tra questi, con tanta soddisfazione, gli alunni terzignesi per ricevere la targa come istituto terzo classificato nella categoria “Spot”.

Sul palco della premiazione l’assessore alle Pari Opportunità, Chiara Marciani: “Sono stati presentati tantissimi lavori che diventeranno la nostra campagna istituzionale per il 2019”.

“Un ulteriore regalo speciale – ha aggiunto Marciani – è stato quello di farli venire al Madre, un Museo che già dal nome ha una connotazione femminile, quindi ci sembrava importante parlare insieme di questo tema, sottolineando anche l’importanza della prevenzione”.

Il direttore del Museo regionale “Madre”, Andrea Viliani, prima di consegnare il premio nelle mani dei ragazzi di Terzigno, ha sottolineato come il video, realizzato per la partecipazione al concorso, sia “estremamente efficace, così come dovrebbe essere ogni opera d’arte”. Poi aggiunge: “C’è qualcosa che non funziona quando il tuo umore dipende dalle mani di qualcuno. Il gesto di togliere queste mani, che ti impediscono anche di guardare con i tuoi occhi, quindi pensare con la tua testa e agire in autonomia fisica e intellettuale, è esattamente quello che significa non essere soli. Togliere le mani e dire basta, come avete fatto vedere voi – rivolto agli alunni dell’Istituto Giusti -, con poche immagini, in pochi secondi, avete detto veramente moltissime cose”.

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