La Statale del Vesuviano: un inferno che non sembra avere fine

Area Metropolitana di Napoli

I comuni dell’area Vesuviana si ribellano ai continui ritardi dovuti all’ormai infernale ss 268. La Statale del Vesuvio è ormai cintata dai vari cantieri, a causa dei lavori che hanno avuto inizio prima dell’estate. Nulla è certo tanto meno la data di fine lavori.

Dopo le scadenze, sono arrivate le proroghe e secondo quanto comunicato da Anas nel corso di una delle ultime note, i lavori si protrarranno fino a dicembre, creando disagi alle popolazioni e intasando ancor di più la viabilità all’interno dei paesi. A cinque mesi dalla genesi di quei lavori, che stentano a terminare, le città sono esplose. La politica si ribella e chiede l’intervento immediato degli organi sovracomunali per sollecitare chi di dovere e porre una reale scadenza improrogabile.

La beffa è che tutto questo tempo servirebbe ad adeguare una tratta di poche centinaia di metri, nel cuore centrale della Strada Provinciale, a cavallo tra Somma Vesuviana e Ottaviano. Ieri sera nella sala consiliare del municipio di San Giuseppe Vesuviano si sono riunite i presidenti dei consigli comunali di San Giuseppe, Terzigno, Sant’Anastasia, Boscoreale e Somma Vesuviana.

Al termine dell’incontro è emerso l’ennesimo documento per la riapertura immediata di un’arteria fondamentale per le tantissime popolazioni dell’area Vesuviana, in quanto la Statale 268 viene attraversata da migliaia di persone ogni giorno. I disagi crescono, la popolazione è indignata, ma dalla dirigenza al momento tutto tace.

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