E’ allarme povertà educativa. Gli studenti italiani non leggono più, non svolgono più attività ludiche (nello specifico lo sport) ed il 53% di essi, nell’ultimo anno, non è mai andato al cinema. Nessuno o quasi riesce ad immaginare il proprio futuro e, il numero dell’abbandono scolastico è in crescita. In Sicilia si sfiora il 21%.
Secondo un’indagine fatta dalla Fadv (Fondazione Albero della Vita Onlus) in cooperazione con l’Università di Palermo, il 43% degli intervistati non possiede libri adatti alla propria età ed il 76% non fa sport. Dati a dir poco allarmanti nell’era del progresso tecnologico e del tutto è possibile.
Forse è proprio questo il problema o perchè non si offrono più attività adatte ed accessibili ai ragazzi di oggi? Studenti disinterissati alla cultura, sia scolastica che di vita e, proprio da questo ultimo punto, voglio evidenziare quanto accaduto ad Abbiategrasso. Uno studente di appena 16 anni, accoltella l’insegnate in classe che, per fortuna, non è in fin di vita. E’ un fatto estremamente inquietante andare in giro con un coltello ed una pistola giocattolo. Ma quali sono oggi gli ideali di questi ragazzi? A considerare dal gesto, si lascia presagire nulla di buono.
E allora quanto accaduto deve far riflettere. Bisogna “entrare” nelle famiglie e capire cosa spinge questi ragazzi a gesti così estremi e privi di coscienza.
Bisogna intervenire con programmi che coinvolgono nuovamente gli studenti nelle attività scolastiche e soprattutto ludiche per generare sana aggregazione, dalla quale possono nascere idee costruttive anche per il futuro.
Queste le parole del Senatore De Rosa in merito a quanto accaduto nella scuola lombarda. Parole dure che lasciano spazio alla riflessione.