Lo scorso lunedì 14 maggio grande affluenza presso la Sala Consiliare del Comune di Mariglianella per il convegno “Campioni nella Vita e nello Sport. No a violenza, droga e bullismo” promosso dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco, Felice Di Maiolo e realizzato con le attività dell’Assessorato Sport e Spettacolo diretto da Felice Porcaro, in collaborazione dell’associazionismo sportivo e culturale. A testimoniare e a relazionare, ognuno per la propria esperienza professionale sono stati, oltre allo storico capitano della Squadra del Napoli, Giuseppe Bruscolotti, che vanta 511 presenze con il Napoli in 16 anni, attivo dalla stagione 1972-73 all’87-88 e Campione d’Italia 1987, insieme a Diego Armando Maradona, al quale aveva ceduto la fascia di capitano. Gennaro Montuori “Pallummella” leader storico del movimento dei tifosi del Napoli ed oggi nel mondo del giornalismo sportivo, Severino Vitale, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, sezione di Nola. Giovanna Afrodite Zarra, dirigente scolastica dell’I. C. “G. Carducci” di Mariglianella. A moderare il pubblico incontro è stato il giornalista Antonio Castaldo, Responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione del Comune di Mariglianella.
Nei saluti istituzionali di apertura il Sindaco, Felice Di Maiolo, ha ringraziato tutti i partecipanti sottolineando come siano “ognuno di loro ad esempio delle giovani generazioni per l’impegno che hanno dato e per chi continua a darlo nei propri ambiti, come essere stato Capitano storico e vincitore dello primo scudetto del Napoli, come Giuseppe Bruscolotti”. Poi aggiunge: “Un pensiero speciale rivolgo ai tanti ragazzi e ragazze impegnati nelle diverse discipline sportive, alle loro sensibili famiglie ed ai loro capaci dirigenti e tecnici che li conducono sulla via della formazione atletica e morale, e che oggi hanno come modelli da seguire coloro che qui premieremo come Campioni nello Sport e nella Vita. Ringrazio tutti voi e vi porgo il più caloroso saluto mio personale, dell’Amministrazione Comunale e di tutta Mariglianella. Viva lo sport“.
L’Assessore allo Sport e Spettacolo, Felice Porcaro, ha precisato che «Il titolo dato al convegno “Campioni nello Sport e nella Vita” va riconosciuto agli ospiti qui presenti ed anche ad una persona speciale che non c’è più, si tratta del nostro concittadino, Felice Raia, “Cicetta” grande tifoso del Napoli, alla cui Memoria dedichiamo l’intera manifestazione di oggi. E crediamo così di avere bene interpretato il sentimento sportivo di tutta Mariglianella”. La Dirigente Scolastica dell’I.C. “Carducci” di Mariglianella, Giovanna Afrodite Zarra ha affermato: “Lo sport proiettato alla vittoria rafforza l’intento del raggiungimento di una meta ed il lavoro di squadra serve ad affinare nell’alunno lo spirito di aggregazione ed il rispetto delle regole e degli altri. A partire da questo riescono ad ottenere qualcosa in qualsiasi ambito nella scuola, nel lavoro, nelle professioni. Nella nostra scuola vere forme di bullismo non ce ne sono , avverto però che la mancanza di regole e bullismo può nascere dalla famiglia e dai mass media, ed è proprio dalla famiglia che bisogna partire per istituire un rapporto di solidarietà, rispetto e affetto. Il bullismo nasce perché l’altro si sente più potente, forte e grande e guarda caso lo fa con chi è più debole. Per vivere e convivere c’è bisogno delle regole”. Vitale Severino, Presidente Associazione Italiana Arbitri, Sezione di Nola, ha dichiarato: «Noi insegniamo ai ragazzi che fare l’arbitro è una responsabilità, facciamo rispettare le regole, garantire le basi affinché il gioco si faccia nel miglior modo possibile. Purtroppo constatiamo che la violenza è aumentata nel settore giovanile».
Il Campione Giuseppe Bruscolotti, ha sottolineato “l’importanza della scuola che è alla base del comportamento e del raggiungimento dei traguardi. Certamente lo sport, con le sue varie discipline, non è da sottovalutare. Io con la mia Scuola Calcio, fra le prime in Italia, giravamo per tutta Europa, e con queste esperienze si instradavano i ragazzi verso positivi percorsi formativi, ma chi trasgrediva veniva lasciato a casa. Comunque l’educazione, la cultura e la scuola vanno messe sempre al primo posto”.
Fonte: comunicato stampa
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