Il garante della privacy, Antonello Soro, è intervenuto su due vicende che hanno acceso i riflettori sul problema relativo alla rapidità con cui vengono rimossi i contenuti dai social network che sono lesivi dei diritti degli utenti.
In particolare si fa riferimento alla vicenda di Tiziana Cantone, la ragazza che due mesi fa si è tolta la vita travolta dallo scandalo per il video pubblicato e diffuso su Facebook e non solo. L’altra vicenda riguarda i post che istigano all’odio razziale denunciati in Germania. “Dobbiamo essere più consapevoli che i nostri diritti vanno difesi nella dimensione online come in quella offline. In conseguenza dobbiamo esigere che l’oscuramento o la rimozione di contenuti lesivi della dignità della persona sia fatto con tempestività”. Queste le parole del Garante che chiede maggiore impegno e rapidità per poter evitare altre drammatiche conclusioni come quella di Tiziana.
La richiesta di rimozione deve essere fatta dal singolo utente e solo se non è accolta deve intervenire l’autorità giudiziaria, così come accaduto in Germania dove la magistratura è intervenuta direttamente. Bisogna proteggere la dignità di ogni singolo utente e soprattutto si avverte la necessità di una maggiore consapevolezza sull’utilizzo dei social network, distinguendo ciò che è pubblico da ciò che è privato, non lasciandosi travolgere dalla sensazione di piacere che possono suscitare pochi minuti di popolarità su un social network.
In merito al caso di Tiziana Cantone, la madre in un’intervista a Sky-TG24 lamenta proprio la lentezza con cui le autorità hanno agito. La ragazza aveva inviato il video di cui era protagonista ad alcuni amici in forma privata e solo successivamente il video era finito su Facebook senza il suo consenso. Dopo aver vinto la battaglia contro Facebook, la madre ha presentato reclami al Garante per chiedere la rimozione di tutti gli indirizzi di siti dove sono ancora presenti foto, video e parodie di sua figlia. La madre accusa il fidanzato della trentunenne e chiede che sia fatta ancora una volta chiarezza su questa vicenda che le ha portato via sua figlia, affermando: “Dobbiamo evitare che succedano queste cose anche ad altre povere ragazze, perchè noi donne siamo sempre più penalizzate”.