Ieri mattina, con stupore attonito dei cittadini, un elefante si aggirava libero nei pressi del carcere di Secondigliano, nutrendosi presso un’aiuola e accompagnando il traffico abituale. I curiosi non si sono potuti trattenere dal rubare scatti condivisi subito dopo sui social. Non è stata una fuga quella del pachiderma, ma un rilascio intenzionale da parte dei proprietari circensi. Il motivo lascia ancora più stupefatti: il grande mammifero è stato liberato per consentirgli di rilassarsi dopo il trambusto creato dai botti di Capodanno. Al di là della grottesca vicenda, l’indignazione dei consiglieri di fronte a tale assurdità ha fatto scattare delle indagini sullo stato di salute delle creature detenute dal circo e sottoposte ad uno stress continuo che le rende pericolose per l’uomo. Episodi come questo dovrebbero indurre a riflettere sullo sfruttamento degli animali nei circhi, motivo per il quale ne sarebbe opportuno il divieto.
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