Decreto Sicurezza bis. La Lega contro l’ Ong: dure sanzioni per chi viola la legge italiana

Si è concluso ieri il termine per la presentazione degli emendamenti del Decreto legislativo sicurezza bis. La Lega inizialmente si scaglia contro le Ong e le loro navi. Multe più salate, fino a un milione di euro, a fronte dei 50 mila euro previsti dall’attuale testo del decreto, e soprattutto più poteri al ministro dell’Interno. Un emendamento leghista prevedeva infatti che il titolare del Viminale, oltre a “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale”, come prevede il decreto, potesse anche “vietare il trasbordo o lo sbarco sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari”.

Una norma contro cui i 5 stelle hanno innalzato un muro, presentando  ben 116 modifiche per limitare il potere tirannico del Vicepremier Salvini, investendo di una maggiore responsabilità il premier. In extremis, M5s e Lega trovano l’accordo sugli emendamenti al decreto Sicurezza bis. “Abbiamo concordato gli emendamenti – conferma Igor Izzi capogruppo della Lega in Commissione Affari costituzionali della Camera – c’è ancora qualcosina da mettere a punto, perché il tempo era poco”.   Afferma Matteo Salvini ” a me interessa rendere più sicuro il Paese e a questo servirà il sicurezza bis: a bloccare chi aiuta i trafficanti di esseri umani, gli arrivi, le partenze, gli sbarchi e le frodi. Se mi aspetto problemi dai Cinque Stelle? Credo che la sicurezza stia a cuore a tutti, spero in proposte anche dalla sinistra invece che solo insulti”.

Il punto focale: maximulte alle Ong e l’arresto del capitano che disubbidisce all’alt della Guardia di finanza. Il comandante della nave di una Ong che compie il “delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra” verrà sempre arrestato.  L’emendamento introduce una nuova fattispecie a quelle previste dall’articolo 380 della Procedura penale che definisce i reati per i quali scatta “l’arresto di chiunque è colto il flagranza” nel commettere una serie di reati. Tra essi è aggiunto, appunto, quello di resistenza e violenza contro nave da guerra”.

“Se la norma fosse stata già in vigore Carola Rackete“, alla guida della Ong Sea Watch, “sarebbe stata subito sottoposta ad arresto e non scarcerata”, osserva un leghista.

Ong Mediterranea replica: ”dicano apertamente che i naufraghi devono morire. Noi pensiamo il contrario. In ogni caso queste sanzioni non ci impediranno di salvare vite, che valgono più di un milione di euro”. Lo ha detto Alessandro Metz, armatore del veliero Alex, aggiungendo con sarcasmo: “Con i soldi dovuti dalla Lega, avremmo potuto fare almeno 49 salvataggi”.

 

 

Fonte foto: web

 

 

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