SENATO – E’ stata pubblicata sull’AGEEI (Agenzia di Stampa sulle Energie e le Infrastrutture) l’interrogazione presentata dal Senatore Raffaele De Rosa – Pirro, Di Girolamo, Mazzella, Croatti, Guidolin, Piondini, Lopreiato, Licheri Sabrina, Lorefice, L.Nave – nella seduta del 2 maggio, sui decreti sicurezza in ambito marittimo, portuale e ferroviario. Cita il testo (riportato dalla stessa fonte):
Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute e delle infrastrutture e dei trasporti. – Premesso che:
Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, è stata introdotta una più sistematica revisione e integrazione di gran parte della normativa sulla prevenzione della salute nei luoghi di lavoro.
Dalla lettura dell’art. 3, comma 2, del decreto legislativo di cui sopra, indicato con “Campo di applicazione”, emerge che con decreti ministeriali, da emanare entro cinquantacinque mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ovvero entro il 15 settembre 2012, si sarebbe dovuto provvedere a dettare le disposizioni necessarie a consentire il coordinamento della normativa relativa alle attività lavorative a bordo delle navi (risalente al luglio del 1999), relativa al settore delle navi da pesca (risalente al luglio del 1999), relativa all’ambito portuale (risalente ad agosto del 1999) e relativa all’ambito ferroviario (risalente ad aprile del 1974) con la disciplina recata dal suddetto decreto legislativo.
Sono trascorsi quasi 11 anni dalla scadenza del termine per l’adozione dei predetti decreti ministeriali di coordinamento normativo, senza che questi siano stati emanati;
considerato che:
l’intervento normativo assume un ruolo di fondamentale importanza soprattutto sotto il profilo dell’effettività della tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro attraverso l’adeguamento della normativa del settore marittimo, portuale e ferroviario, risalente al 1974 e al 1999, le cui condizioni negli ultimi decenni sono mutate, anche in ragione delle nuove tecnologie nautiche e ferroviarie, creando nuovi rischi per la sicurezza e la salute, una nuova organizzazione del lavoro, e, al contempo, la necessità di una rivisitazione del sistema sanzionatorio per le condotte in violazione di legge, che possano fungere da deterrente ed aspirare ad una più efficace tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori dei citati comparti;
è urgente l’emanazione di disposizioni tese ad evitare il vuoto normativo scaturente dall’abrogazione della normativa speciale in materia di sicurezza del lavoro nell’ambito del settore marittimo, portuale e ferroviario prevista dal citato articolo 3, comma 2, e oltretutto dall’espressa esclusione dell’applicabilità ai suddetti settori di alcuni titoli del decreto legislativo n. 81 del 2008, come quello sui luoghi di lavoro, prevista dall’art. 62, comma 2;
si rende, pertanto, necessario scongiurare il rischio di una sospensione delle attività operative nei predetti settori, o il protrarsi di condotte non conformi alle più attuali esigenze di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, determinata dall’impossibilità di applicare le disposizioni tecniche previste dal decreto legislativo n. 81 del 2008, incompatibili con gli attuali standard tecnici di esercizio applicati nel settore marittimo, portuale e ferroviario,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza delle circostanze esposte;
quali misure urgenti intenda adottare al fine di verificare le cause dell’omessa emanazione dei decreti ministeriali, di cui all’art. 3, comma 2, del decreto legislativo n. 81 del 2008 e quali azioni intenda intraprendere per la loro sollecita emanazione.
In merito a ciò, riferisce al termine il Senatore De Rosa, che si auspica un intervento in termini di risposta da parte del Governo in merito all’approvazione degli stessi.