Prosegue il calendario degli eventi di Natale Fuori Campo, il progetto presentato dall’associazione Sfera Ovale, nell’ambito di Altri Natali, iniziativa realizzata con il contributo del Comune di Napoli. Dopo i workshop formativi il Teatro Immacolata di via Nuvolo 9 ospiterà, dal 27 al 30 dicembre (ore 20.30) 4 spettacoli di musica e danza a ingresso gratuito.
A partire dalla Cantata di Natale tra Scilla e Cariddi, martedì 27 dicembre, con Massimo Ferrante (chitarra e voce) Francesco Di Cristofaro (fisarmonica e fiati) Giacomo Pedicini (contrabbasso) Francesco Paolo Manna (percussioni). Una cantata che contiene anche brani presi dalla tradizione degli “Orbi” siciliani, i cantastorie non vedenti che ai primi del ‘600 iniziarono a diffondere i testi dialettali anche di carattere sacro. Furono i Padri Gesuiti dell’epoca a incoraggiare quest’attività, aiutati dalla credenza popolare che la preghiera o il canto dei sofferenti fosse gradita al cielo. Non mancheranno serenate, canzoni d’amore, ninne nanne contro la guerra, leggende cantate (bellissima quella su Colapesce, tanto cara a Benedetto Croce) e versi dal Canzoniere Italiano di Pier Paolo Pasolini. Infine, le strine: canti che tutt’oggi si intonano nelle vie dei paesini calabresi, per augurare un felice Natale e un sereno anno nuovo.
Il 28 dicembre va in scena In nome della Madre, di Erri De Luca, una produzione dell’associazione Campania Danza, a cura di Sfera Ovale, adattamento e regia di Brunella Caputo. Con Brunella Caputo, Concita De Luca e Salvatore Albano. Musiche di Max Maffia. Si racconta la storia di Miriàm/Maria, una ragazza che smette di essere tale all’improvviso. L’annuncio di un angelo in avvento, a porte spalancate, le mette il figlio in grembo. Si racconta dell’accensione della natività nel corpo femminile, dell’amore smisurato di Yosef per la sposa promessa, delle loro nozze, della fuga, di un viaggio su un’asina paziente, di una notte con la luce di una cometa nel buio dell’inverno. È la storia, misteriosa e sacra, di una operaia delle divinità capace di fabbricare scintille. “In nome del padre” inaugura il segno della croce. In nome della madre s’inaugura la vita.
Il 29 dicembre, Altri Natali Straordinari, da un racconto di Alicia Giménez-Bartlett, una produzione di Akerusia Danza, a cura di Sfera Ovale, con la compagnia giovanile Akerusia Danza, letture di Patrizia Eger, regia di Rosario Liguoro. Lo spettacolo si ispira a una visione atipica del Natale, allo scovare il mistero nella leggenda, i dettagli, ciò che si nasconde tra un fotogramma e l’altro dell’usuale modo di percepire di Natale; ciò che ci trasporta in altri mondi, dove il Natale ci ritorna indietro in un gioco di specchi.
Il 30 dicembre ultimo spettacolo con La Sposa: micromonologhi al femminile, produzione Akerusia Danza, a cura di Sfera Ovale, regia di Rosario Liguoro, coreografie di Elena D’Aguanno, musiche di Massimo D’Avanzo. Con Rossella Massari, Rosalia Cuciniello, Susanne Poole, Nunzia Russo, Maria Grazia Cavallaro, Terry Gisi, Marcella Martusciello, Raffaella Savastano (la sposa muta). La sposa si basa su un desiderio autentico: indossare l’abito della propria madre in una rappresentazione teatrale e renderlo personaggio. Le spose diventano sei e raccontano sei storie matrimoniali, belle, brutte, fantasiose, tragiche. Sei storie bianche in contrappunto, che parlano di nascita, crescita, vita, interruzione e morte. Le spose sono accompagnate da un’animella danzante e da un angelo che veglia su di loro.
Fonte: C.S. con foto