È stato un pomeriggio di distruzione e caos quello di ieri, giovedì 17 agosto. Tutto ha avuto inizio alle 16.50 quando un furgone si è scaraventato sulla folla, che stava passeggiando per la Rambla, ignara di tutto quello che sarebbe successo di lì a poco. Il bilancio delle vittime, ancora una volta, risulta essere gravissimo. Tredici sono i morti e cento sono i feriti, di cui sedici sono stati dichiarati gravi. Come da macabra prassi l’Isis, a poche ore dallo sconsiderato gesto, ha rivendicato l’attentato.
Nel frattempo sono stati fermati e ora vertono in stato di arresto due uomini, un marocchino e uno originario di Melilla. Nessuno dei due è però il conducente del veicolo incriminato, il soggetto artefice della strage dopo aver lasciato il furgone è scappato, ma il ministero dell’Interno fa sapere che è stato arrestato un terzo sospettato grazie all’intervento della polizia catalana, che lo ha fermato a Ripoll, una cittadina a pochi chilometri a nord della città che ha subito l’attentato.