Incendio Vesuvio, aggiornamenti 14 luglio: ancora focolai sparsi. Sindaco Ranieri a Sky: “evitato il peggio”

ORE 00.30 – Situazione stabile. Un solo rogo di modesta importanza resta attivo, a circa 3-400 metri di altezza, tra Terzigno e San Giuseppe Vesuviano, al di sopra di Santa Maria La Scala. Le fiamme tuttavia restano basse e il vento debole. In serata il Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, Vincenzo Catapano, aveva reso note le grosse difficoltà a giungere sul luogo del focolaio, a causa delle vie di accesso impraticabili, incurate e ostruite da alberi caduti. Si sta lavorando per aprire varchi. I volontari della Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco sono riusciti a giungere sul luogo attraverso Ottaviano e stanno monitorando la situazione. Il ritorno dei Canadair sul luogo è previsto domani mattina alle 5.30.

ORE 21.30 – Situazione in parte migliorata. Restano piccoli focolai sparsi sulla montagna, di minore intensità, tra cui uno che sta interessando via Panoramica verso Boscoreale. Il vento al momento è debole. Tutte le strade di accesso al Vesuvio sono costantemente presidiate dalle forze dell’ordine. I Canadair e le operazioni di spegnimento si fermano per la notte, ma i roghi continueranno ad essere monitorati nottetempo.

ORE 17.00 – Segnaliamo che cava Sari è attualmente fuori pericolo, così come la zona intorno alla tenuta Villa Dora. Continua inoltre l’attività di bonifica. Sono state create linee tagliafuoco per mettere in sicurezza la zona ed evitare ulteriori propagazioni. Fuoco lontano dal centro abitato.

Non è ancora terminata l’emergenza Vesuvio. Nonostante buona parte dei roghi sia ormai spenta, resta vivo un focolaio al di sopra dei 300 metri di altezza, accesosi ieri in serata in zona pineta di Terzigno, con buona probabilità a causa dell’azione del piromane avvistato ieri sera in pineta.

Al momento tre Canadair sono tutti concentrati su questo focolaio. Il rogo continua attualmente a resistere grazie all’azione del vento, che spinge le fiamme verso nord, sopra San Giuseppe Vesuviano e in direzione Ottaviano. Tuttavia non c’è alcun rischio per gli abitanti, trovandosi fuori dal centro abitato, ed è costantemente monitorato e controllato anche via terra dalle forze dell’ordine.

Intanto, intervistato da Sky, il Sindaco di Terzigno Francesco Ranieri fa il punto della situazione: “Siamo più tranquilli ma si continua a monitorare. Grazie all’aiuto dei Vigili del Fuoco e dei tanti che si sono impegnati, abbiamo scampato un pericolo grave e grosso. In particolare la preoccupazione nei giorni scorsi era per le fiamme vicine alla cava Sari. Se avessero raggiunto l’impianto di biogas rischiavamo un disastro ambientale e un’esplosione che avrebbe provocato danni irreparabili

Cava Sari – continua Ranieri – è il frutto di un errore grossolano fatto dalla politica anni fa, che decise di inserire rifiuti all’interno di un parco favoloso. Il Vesuvio è visitato da quasi un milione di turisti all’anno e in queste condizioni rischiamo di perderli tutti. La politica si deve far sentire, io mi farò sentire perché non posso consentire che dei delinquenti possano deturpare un patrimonio mondiale. E’ il secondo anno che avviene questo e non possiamo permettere che ci sia una terza volta, o noi ne saremo veramente responsabili. Ringrazio gli altri Sindaci che sono stati in prima linea, abbiamo dimostrato grande attaccamento alla nostra terra e continueremo a dimostrarlo“.

La Protezione Civile Campania intanto informa che sarebbero oltre 100 ettari boschivi andati distrutti nel corso degli incendi. Il fuoco è stato tamponato anche grazie alla realizzazione di una vasca di acqua artificiale in grado di pompare 4mila litri/minuto, che ha consentito un piú rapido approvvigionamento degli elicotteri. Oltre 1000 le persone impegnate sull’intero territorio regionale tra volontari, Vigili del fuoco, Sma Campania, personale dell’Antincendio boschivo e della protezione civile regionale.

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