La GORI vince il concorso: “La promozione della sicurezza sul lavoro: i nudge proposti dai lavoratori”

Promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso il coinvolgimento attivo dei lavoratori, non più semplici destinatari ma ideatori e protagonisti delle buone prassi da introdurre in azienda.

È con questo obiettivo che GORI ha aderito al progetto “La promozione della sicurezza sul lavoro: i nudge proposti dai lavoratori”, conseguendo 3 premi, per 3 differenti proposte, presentate dai dipendenti dell’Azienda: dall’app che segnala quando è il momento di fare pausa, al messaggio che ricorda qual è il comportamento più responsabile da tenere in determinate situazioni che caratterizzano l’attività lavorativa, passando per un piccolo gadget da porre sulla scrivania che, illuminandosi ogni due ore, invita a distogliere lo sguardo dal monitor al fine di evitare l’affaticamento visivo.

Scopo del concorso, organizzato da Direzione Regionale INAIL Campania, Consorzio Promos Ricerche e Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, era infatti raccogliere le proposte sotto forma di “nudge”, ovvero soluzioni concrete idonee ad orientare con gentilezza i comportamenti delle persone in una direzione virtuosa e migliorativa, mantenendo inalterata la libertà di scelta.

La sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema da sempre rilevante per GORI, che al riguardo ha ottenuto la certificazione ISO 45001, e ha privilegiato negli anni una visione innovativa e partecipativa – sottolinea l’Amministratore Delegato, Giovanni Paolo Marati – L’obiettivo è che ognuno di noi possa diventare leader nella sicurezza del lavoro, tutelando in tal modo sé stesso e gli altri, al fine di ridurre ulteriormente gli infortuni, che in GORI nel 2020 sono diminuiti di oltre il 50% rispetto al 2019”.

Una consapevolezza che passa anche attraverso le tempestive azioni attraverso cui l’Azienda ha gestito l’emergenza Covid-19, al fine di garantire la sicurezza e la salute dell’intero personale che ammonta ad oltre 900 unità. Sin dal mese di febbraio, infatti, GORI ha istituito al suo interno il Comitato per la Prevenzione del Coronavirus, mentre nell’ambito di una profonda riorganizzazione delle risorse umane sono stati circa 500 i lavoratori entrati immediatamente in smart working.

L’Azienda, inoltre, ha avviato una campagna di screening sierologico, con eventuale tampone in caso di positività, destinata all’intero personale che ha aderito su base individuale e volontaria, oltre ad aver disposto una speciale copertura assicurativa per i dipendenti, il personale in somministrazione, e i relativi coniugi e figli risultati positivi all’infezione.

Misure per le quali, tra le altre cose, GORI è stata premiata nell’ambito della prima edizione dell’HR Mission 2020, organizzato da AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale, con l’obiettivo di raccontare le storie di eccellenza nate durante questo complesso periodo storico.

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