In questi due mesi di “tutti dentro” la natura si è riappropriata dei suoi spazi. Spesso mettendo in mostra le vergogne e le miserie dell’uomo nei suoi confronti.
In seguito ad una segnalazione, Corrado Sannino, attivista del Movimento ZeroWaste / RifiutiZero Campania, ha percorso l’Alveo dei Camaldoli, tra i Campi flegrei e Quarto, in provincia di Napoli, a poche centinaia di metri dal mare ed ha trovato una quantità ed una qualità di rifiuti impressionante. Carcasse di diverse auto tagliate in più parti per essere più agevolmente trasportate in mare dalla prossima piena che si realizzerà con il primo temporale.
Infatti, il ruolo di questo canale, unitamente al Canale di Quarto con cui si unisce poche decine di metri più avanti, dovrebbe essere quello di far confluire in mare le sole acque meteoriche provenienti dalla collina Partenopea.
Oltre alle carcasse di auto, reti da letto, guaine, bombole di ossigeno, materassi ed ogni tipo di rifiuti inerte, frutto di scarti di lavori edili, sicuramente a nero, gravissima è la presenza di amianto triturato. Cosa pericolosissima perché in questo momento di secca del rigagnolo, le fibre polverose prendono il volo e si propagano e se inspirate possono provocare il temutissimo e terribile mesotelioma pleurico.
Prima che si verifichi l’ennesimo disastro ambientale in mare, urge un intervento per la rimozione di questo e di tanto altro ancora.
ZeroWaste/RifiutiZero Campania fa accorato appello a tutte le autorità di competenza e di sorveglianza e in primo luogo al Commissario di Governo Terra dei Fuochi, Città Metropolitana e Regione Campana, in uno con ArpaC e Autorità di Bacino, a provvedere a mettere in sicurezza il canale e a rimuovere il pericolosissimo rifiuto che alle prime piogge potrebbe disperdersi nel ruscello e arrivare a contaminare il Litorale Domizio, dove sfocia.
Fonte: C.S. ZeroWaste/RifiutiZero Campania
Fonte foto: ZeroWaste/RifiutiZero Campania