Si chiamano Mariangela De Rosa e Maria Carillo gli angeli del territorio vesuviano che, attraverso il loro progetto associativo fondato nel 2018, si battono incessantemente contro il grande fenomeno del randagismo e degli abbandoni da parte di privati cittadini.
“Peovvediamo a sfamare, curare e seguire i tanti cani ritrovati sul territorio.
Nel limite delle nostre forze limitiamo gli ingressi in canile facendoci carico delle spese attivandoci a favore di una repentina adozione” – raccontano le fondatrici dell’Associazione ” Angeli con la coda”.
Donne che lottano, insieme ad un gruppo di volontari, contro il randagismo e la cattiveria delle persone. Tuttavia per assistere e provvedere ai tanti ospiti a quattro zampe, c’è bisogno di una ingente somma di denaro e le donazioni sono poche. La gente si gira dall’altra parte e nessuno può o vuole aiutarle, credendo che sia semplice, che sia un gioco.
Prima di provvedere alla ricerca di un’adozione, i cani sono sottoposti alla sterilizzazione. Peraltro, soltanto con quest’operazione chirurgica può essere combattuto il randagismo che aumenta sempre di più.
Parliamo di numeri allarmanti di abbandoni nel territorio campano, la media è di trenta ritrovamenti al giorno. Stima provvisoria, solo per Napoli e provincia. Si tratta soprattutto di cani, di tutte le stazze ed età, abbandonati dai classici balordi estivi, legati ad un palo, ad un guardrail o, nel migliore dei casi, accanto a canili e strutture specifiche di accoglienza. L’abbandono degli animali, piaga eterna di ogni realtà urbana italiana che si accentua soprattutto d’estate, raggiunge numeri inquietanti: a luglio si è registrata una stima superiore al 50 per cento rispetto alla media.
Oltre che disgustoso e inumano, abbandonare il proprio animale è un reato, regolato dall’articolo 727 del Codice Penale, che prevede l’arresto fino ad un anno e un’ammenda che può raggiungere i 10 mila euro.
Per sostenere il prezioso contributo dell’associazione c’è bisogno di aiuto. Tutti possono visitare il rifugio, adottare un cane, previa visita post affido, oppure aiutare. Le basse temperature di questi mesi sono causa della morte di tanti animali e al rifugio c’è bisogno di coperte per i numerosi randagi, recuperati dalle strade per salvarli dalle intemperie. Per maggiori informazioni è possibile contattare le volontarie tramite il contatto Facebook https://www.facebook.com/angeli.conlacoda.779.