Un’intensa nube di fumo bianco inonda gli arrondisement quest’oggi. L’incendio è stato segnalato ai vigili del fuoco alle 18.50. Accidentale o doloso che fosse, ha colpito proveniva da uno dei simboli emblematici di Parigi: la cattedrale di Notre-Dame. Non molto chiare le dinamiche; sembra, dai primi accertamenti, che il focolare sia partito da un’impalcatura presente nel sottotetto per i lavori di restauro. A seguito di un’estenuante opera di contenimento delle fiamme da parte dei 400 vigili del fuoco accorsi sul posto, è stato possibile appurare l’entità del danno.
Consunti dall’incendio, alle ore 20:00 di questa sera la sezione superiore della struttura esterna dell’edificio, caratteristica dello stile gotico francese, la secolare guglia, è crollata, ripiegandosi su se stessa per le elevate temperature; collassato poi il tetto della cattedrale. Fino a poche ore fa, si temeva che l’intero edificio potesse essere distrutto, arso completamente dal fuoco devastante.
Uno scempio, quello subito da una delle icone artistiche che denota la città parigina, che ha scosso tutti. Per ore cittadini e turisti hanno assistito inermi al rogo ardere su Notre-Dame, mentre una colonna di fumo inaspriva l’aria del centro di Parigi, visibile da ogni angolo della città. L’intera Ile-de-la-Cité è stata evacuata per sicurezza, mentre dalle vicinanze dell’isola della Senna, si sono innalzati canti e preghiere dei fedeli. Ancora da verificare le dinamiche dell’incidente, non esclusa l’origine dolosa. L’amministrazione ha messo a disposizione per i residenti della zona altri quartieri sgombri e ha aperto un’unità di crisi presso l’Hotel de Ville.
Fatale che l’incendio della cattedrale si sia verificato proprio nel primo giorno delle celebrazioni della Settimana santa che porta a Pasqua, periodo di maggiore affluenza turistica, in quanto meta di pellegrinaggio per i fedeli. La Procura di Parigi ha annunciato l’apertura di un’indagine. Attonito il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, mentre il Presidente Macron ha rinviato il discorso alla Nazione di questa sera, per recarsi personalmente sul posto, commentando così: “Muore una parte di noi”.
Un ultimo aggiornamento confortante giunge dai vigili del fuoco, che hanno rischiato la vita: “La struttura è salva e preservata nella sua totalità”. Per fortuna, 16 statue erano state rimosse lo scorso 11 aprile, appena 4 giorni fa, per essere sottoposte a restauro. Intatti gli interni e gli oggetti sacri.