Le ultime lune, è uno spettacolo teatrale che va in scena per la prima volta il 10 novembre del 1995 al Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Una commedia drammatica scritta da Furio Bordon e interpretata in modo magistrale da Marcello Mastroianni. Sicuramente lo ricordiamo nelle vesti di gran seduttore ne La Dolce vita di Federico Fellini; di regista affranto e travolto da una crisi esistenziale in 8 e mezzo, di un uomo sopraffatto dall’apatia, dalla Noia – per voler citare un romanzo che Moravia pubblicava in quegli anni- un uomo che porta su di sé il peso di un’intera generazione: la generazione degli anni 60. La generazione del boom economico. Parliamo de La notte di Michelangelo Antonioni; nelle vesti di un uomo provato dalla solitudine ne Le notti bianche di Luchino Visconti. Insomma, un attore a tutto tondo che è stato in grado di ricoprire ruoli tragici, drammatici, comici, grotteschi , non perdendo mai di vista la sensibilità, l’emozione, la dolcezza dell’interpretazione.
L’11-12-13 gennaio 2019 Le ultime lune sarà portato in scena al Teatro Bracco di Napoli, città nella quale, nel 1996, Mastroianni va in scena per l’ultima volta. Una sorta di omaggio a Marcello Mastroianni. Un omaggio al suo ultimo capolavoro teatrale. Da poco diagnosticatagli una grave malattia, Marcello ha recitato finché le forze gliel’hanno concesso, perché l’amore per il teatro ed il cinema era un qualcosa di prezioso. La sua interpretazione intensa e sentita– d’altronde c’era una sorta di parallelismo tra reale e finzione, un’identificazione tra realtà e vita da palcoscenico- venne accolta da un pubblico che applaudì commosso il grande attore.
Le ultime lune è la storia di un uomo che con l’avanzare degli anni teme l’incedere del tempo. Come qualunque anziano, assume un atteggiamento ostile nei confronti di una vita che risulta essere troppo breve, di una vita che sta per giungere al termine. ‘’La felicità non è prevista. La felicità è tutta nel passato. Tu puoi solo cercare di ricordarla. E questo alle volte fa bene…e alle volte male. Quando ti fa bene, è una specie di tepore, una sensazione di dolcezza, ma niente di più. E in genere dura poco. Quando ti fa male, invece, è come per un ergastolano svegliarsi da un bel sogno: c’è quell’attimo in cui probabilmente è ancora confuso, ancora dentro il sogno e si sente inondato da un grande sorriso sereno. Ma subito la sua realtà, la galera di vita, lo colpisce con un pugno e lo fa stare peggio del solito: ecco, la vecchiaia è come quella galera, sai che ci starai rinchiuso fino alla morte e puoi solo fantasticare, ma non fare altri progetti, perché non hai futuro’’.
‘’Non si può accettare l’ipotesi più plausibile che morire sia entrare nel niente. Ma come fai a pensare il niente. L’idea della morte è semplicemente inaccettabile. In un solo caso puoi accettare l’idea della morte, se il vivere ti ha nauseato‘’. La morte, quella signora oscura che Sartre osava definire come l’annullamento di ogni possibilità, di ogni progetto, come la distruzione delle mie attese, è fortemente temuta da un padre, interpretato da Mastroianni prima e da Andrea Giordana dopo, che ha serie difficoltà di comunicazione con il figlio. E’ il dramma generazionale per eccellenza. L’incomunicabilità tra due diverse generazione. Lo scontro tra il passato e il presente. Un passato pronto ad esser riposto nel dimenticatoio. Il padre, infatti, si ritroverà in una casa per anziani, solo fra tanti individui soli, in attesa che la notte scenda su di lui.
Le ultime lune sarà presentato dall’11 al 13 gennaio 2019 al Teatro Bracco di Napoli
Vendita biglietti presso biglietteria Teatro Comunale Pietrasanta in Piazza Duomo dalle 17 alle 19 dal giorno precedente lo spettacolo, e dalle 17 fino ad inizio spettacolo. Prevendita anche su Internet.