Tra poche ore assisteremo ad un esplosione di dolci (msoprattutto cioccolato tra i consumatori . L’amatissima Befana stupirà grandi e piccini con i carboni e i più fortunati potranno gustare un buon cioccolato, ma una minaccia potrebbe sconvolgere i più golosi.
Secondo gli esperti nel 2050, con il consumo di cacao in rapporto alla crescita demografica e i cambiamenti climatici, ci avvicineremo ad una radicale diminuzione delle piantagioni di cacao; difatti tra 30 anni non ci saranno più le stesse condizioni climatiche adatte alla coltivazione della pianta di cacao.
Per saperne di più
Che cos’è il cacao
Il cacao (Theobroma cacao) è una pianta appartenente alla famiglia delle Sterculiace. Il cacao fu importato in Europa dall’America da Cristoforo Colombo.
Il cacao viene ricavato dai semi dei frutti della pianta di cacao mediante il processo di fermentazione, torrefazione o triturazione.
Proprietà e benefici del cacao
Il cacao contiene proteine, lipidi, glucidi, diversi sali minerali e vitamine del gruppo B. Contiene, inoltre, serotonina, tiramina, caffeina, teobromina e feniletilamina.
Gli antiossidanti del cacao aiutano a combattere l’azione dei radicali liberi, mentre teobromina e caffeina aiutano a mantenere la concentrazione. La serotonina e la tiramina sono utili contro la depressione e i disturbi d’ansia.
Per beneficiare appieno delle proprietà del cacao occorre consumare quello amaro, come ingrediente di varie ricette, oppure il cioccolato fondente di buona qualità.
Il cacao è molto energetico, è dunque bene non esagerare con il consumo. Le sue caratteristiche ne fanno un alimento particolarmente consigliato agli sportivi e agli adolescenti. Non andrebbe, invece, offerto ai bambini da zero a tre anni per il rischio di allergie; per lo stesso motivo è sconsigliato alle donne che allattano al seno.
La caffeina presente nel cacao potrebbe aumentare nervosismo e insonnia nelle persone predisposte. Il cupuaçu, invece, uno stretto parente del cacao, contiene teacrina ma non caffeina e teobromina.
Cioccolato e cacao sono controindicati in chi soffre di ernia iatale.
Una speranza ci viene confermata dalla Biodiversità, una possibile soluzione potrebbe aiutare i consumatori golosi attraverso una coltura Ogm.
Nel frattempo fate il pieno e Buona Befana a tutti.