La Campania, vanta un glorioso passato industriale e radicata nel tessuto sociale della splendida regione si riscontra una grande tradizione automobilistica. Tutto questo è ben noto ai tecnici e alle alte sfere dell’industria automobilistica italiana e mondiale. A tal ragione l’ANFIA nella giornata di ieri ha indetto una conferenza pubblica, proprio nella città di Napoli, nella splendida location di Castel dell’Ovo. La conferenza, denominata Automotive 4.0, pone le basi per quella che, secondo gli auspici, dovrebbe essere la quarta rivoluzione industriale. I temi principali dibattuti nella Sala Italia, sono stati: la sicurezza, l’eco-sostenibilità, gli incentivi per le industrie e soprattutto l’automazione.
I principali esponenti politici campani non potevano mancare, hanno infatti presenziato: ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Non poteva che essere Aurelio Nervo, l’apripista della conferenz, in quanto presidente dell’Anfia, che ha ripercorso le attività svolte durante l’anno dall’associazione per sostenere la competitività delle impresa ed ha passato in rassegna le principali sfide che il settore si trova ad affrontare oggi, per poi concludere il suo intervento sulla visione della mobilità del futuro che per Anfia deve necessariamente puntare sulla sostenibilità. ”Importanti modifiche stanno già attraversando le strutture organizzative delle aziende della filiera – ha detto il presidente Nervo . L’integrazione dell’elettronica comporta l’introduzione di nuove competenze nelle aziende. Tutto questo accade perché cambia il prodotto auto, il modo di progettarlo e si sviluppano rapidamente nuove tecnologie”. Altro grande cambiamento riguarda, poi, la gestione digitale di tutti gli step aziendali che spinge inevitabilmente alla necessità di servirsi di ”figure professionali preparate, in tal senso la formazione delle risorse umane ha un ruolo cruciale” ha poi aggiunto Nervo.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paolo Scudieri, presidente di Adler Group e di Anfia Automotive, che ha sottolineato il ”momento di transizione storica che porterà il settore ad una mobilità 4.0”. Mobilità innovativa e strettamente connessa alla guida autonoma. ”In Italia è già partita la transizione dalla guida manuale a quella assistita – ha precisato Giampiero Maggioni, direttore Powertrain Business Development dell’Automobile and Discrete Group di ST Microelectrics . Si passa dai sistemi di sicurezza passiva a protezione dei passeggeri per arrivare a quelli attivi volti a prevenire gli incidenti”. In questo panorama, cruciale è il ruolo delle università per la formazione delle nuove ‘leve’: ”Occorre un’assoluta sinergia tra il mondo accademico e quello industriale. Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica, ha posto invece l’accento sul fatto che il settore metalmeccanico rappresenta il motore dell’Italia: ”Oggi la persona si colloca al centro di una nuova idea di industria, di un rinnovamento contrattuale dove il rapporto tra livello nazionale e aziendale trova un nuovo virtuoso equilibrio. Fondamentale in questo senso è il collegamento tra salari e produttività con piano di flebile benefits personalizzabili. La formazione, inoltre, è il drive che consente alle imprese di essere competitive ai lavoratori di crescere professionalmente”.
Non poteva mancare il caloroso ringraziamento del Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, a tutti gli studenti che si stanno impegnando, come ogni anno, a portare avanti il progetto UninaCorse, nella progettazione e ideazione di una monoposto che gareggia al campionato di Formula SAE, orgoglio della città di Napoli nel mondo, per quanto concerne il settore automotive.