In seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso 24 agosto, si è tanto parlato del legno come materiale alternativo a mattoni e cemento per la costruzione di edifici antisismici. Le sue proprietà fisiche unite alle moderne tecnologie stanno smuovendo la fantasia di architetti e ingegneri che in ogni angolo del mondo si stanno sbizzarrendo nella realizzazione di edifici di notevoli dimensioni.
Attualmente l’edificio in legno più alto del mondo si trova in Norvegia, quattordici piani di appartamenti nel cuore della cittadina di Bergen. Un primato destinato ad essere superato a breve, infatti la University of British Columbia, in Canada, presto inaugurerà un residence per studenti di ben diciotto piani. Un edificio in legno pesa circa un quarto rispetto a un palazzo equivalente realizzato in cemento armato e ha bisogno di fondamenta meno profonde e, dunque, meno costose. La costruzione di un palazzo in legno ha un’impronta ecologica fino al 75% inferiore rispetto a quella di un edificio tradizionale. Questi edifici moderni utilizzano il CLT, uno speciale laminato ottenuto dalla sovrapposizione di più strati di legno incollati uno sopra l’altro con angolazioni definite. Inoltre, il CLT, essendo molto compresso, tende a non bruciare come un caminetto o una stufa che troppo piene di legna faticano ad accendersi.
Non mancano, di certo, le lavorazioni ibride con il legno e il cemento, dove un sottile strato di cemento su un pavimento di legno ne aumenta la resistenza. Anche in Italia abbiamo un esempio di questo tipo di edifici. A Milano,infatti, è stato realizzato Cenni di Cambiamento ovvero un complesso residenziale composto da quattro torri di nove piani costruite con pannelli portanti in CLT.