***Inferno Vesuvio: aggiornamenti*** Focolai ridotti. Preoccupazioni a Ottaviano. Vigili in allerta

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Aggionamento ore 02.30: Anche i sindaci di Terzigno e San Giuseppe Vesuviano in strada per seguire la situazione insieme alla Protezione Civile. Focolai al momento meno intensi. A Ottaviano presidio medico in piazza in caso di problemi respiratori causati da fumo. Domani mattina dalle 6 ripartono le operazioni di spegnimento.

Aggiornamento ore 01.30: Il Sindaco di Ottaviano Luca Capasso comunica che sta presidiando la zona dell’incendio con la protezione civile ed altre due squadre, e con l’ausilio di un drone che si alza ogni mezz’ora per vedere la situazione dall’alto. Intanto si riaccende un focolaio anche in zona campo sportivo di Terzigno. Visibilità nuovamente ridotta.

Aggiornamento ore 00.50: I focolai attivi allo stato attuale sembrano essersi ridotti, o comunque di minore intensità. Qualche preoccupazione in particolare in zona Ottaviano, dove il fuoco sembra essere sceso in zona Valle Delle Delizie. Non si segnalano comunque rischi immediati al momento. Anche la nube provocata dalle fiamme del Vesuvio è meno intensa, dopo essere rimasta visibile nel pomeriggio fino in Salento e nel Molise, oltre che dai satelliti. Attivati i Centri Operativi in vari Comuni per qualsiasi evenienza. Le operazioni di spegnimento si fermano per la notte, ma esercito e Vigili del Fuoco monitoreranno la situazione. Maggiori dettagli sulle ordinanze emanate in serata dall’Unità di Crisi qui.

Si aggrava di ora in ora il fronte dell’incendio che sta devastando il Parco Nazionale del Vesuvio da qualche giorno. Una nube tossica ormai da diverse ore annerisce il cielo su tutto il vesuviano e genera preoccupazione tra gli abitanti. Il focolaio più grande, quello sorto in zona Torre Del Greco – Ercolano, con l’aiuto del vento si sta espandendo ed unendo ad altri focolai fino a giungere in zona Boscotrecase, Terzigno e Trecase, dove sta mettendo in serio pericolo edifici e locali.

L’attenzione è attualmente rivolta alla zona di via Panoramica e via Cifelli in particolare, dove è andata distrutta la ex stazione della Forestale e ha preso fuoco il ristorante Villa Vittoria, mentre numerosi altri locali ed edifici sono stati evacuati e restano minacciati dalle fiamme. Smentita invece, direttamente dal Sindaco di Terzigno Francesco Ranieri, la voce secondo cui l’incendio avrebbe raggiunto cava Sari o l’impianto di biogas.

Particolare preoccupazione si desta in questi minuti anche in zona Trecase, dove le fiamme si starebbero dirigendo verso il laboratorio di fuochi pirotecnici Romano, dopo aver avvolto il Parco Veseus ed il Paradiso al Vesuvio. A Torre Del Greco invece, paura per numerosi cani intrappolati in un canile attualmente minacciato dalle fiamme.

I Comuni interessati dal rogo stanno emettendo in queste ore ordinanze per la popolazione (Comune di Terzigno, Comune di San Giuseppe Vesuviano, Comune di Ottaviano), mentre in Prefettura è stata istituita l’Unità di Crisi, a cui parteciperanno i Sindaci delle zone colpite dal rogo.

La situazione è in continuo divenire e resta sotto osservazione, pur se con numerose difficoltà. L’intensa coltre di fumo infatti attualmente permette una visibilità assai ridotta, in particolare per i velivoli impegnati nelle operazioni di spegnimento. Ai mezzi attualmente impiegati, intanto, stanno per aggiungersi altri due Canadair, di cui uno in arrivo dalla Sardegna, nel tentativo di fermare gli oltre 100 piccoli focolai sparsi un po’ ovunque nell’arco di circa due chilometri.

Secondo Agostino Casillo, presidente Ente Parco Nazionale del Vesuvio, “La situazione resta complessa, ma tutte le forze disponibili stanno dando il massimo per contrastare l’azione di criminali senza scrupoli che stanno operando contro il Parco e contro i suoi cittadini. La quasi totalità degli incendi sono di natura dolosa: siamo di fronte ad un fenomeno criminale che necessita di una forte azione di contrasto e repressione. Purtroppo l’emergenza nazionale ha imposto un razionamento dei mezzi aerei che ha reso più difficile l’azione di spegnimento“.

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