Come ogni anno, il clima torrido estivo sta provocando incendi nel vesuviano. Tornano ad allarmare i roghi improvvisi che stanno deforestando intere zone boschive, alcuni dei quali presumibilmente di origine dolosa. Da tempo, grazie alla collaborazione tra Guardia Forestale e Carabinieri, stanno intensificandosi le indagini per scoprire le cause e risalire agli eventuali responsabili. Si contano decine di ettari del Parco Nazionale ormai bruciate dalle fiamme divampanti. Purtroppo, a causa di mancanza di attenzione e controlli preventivi, la situazione sta degenerando rapidamente.
E’ trascorso quasi un anno dal tristemente noto maxi-rogo che aveva arso una considerevole fiancata del Vesuvio (circa 15 ettari), specialmente nella zona della pineta di Terzigno. L’attento lavoro della Guardia Forestale, con la preziosa collaborazione Vigili del fuoco, Protezione Civile, Sma, Polizia municipale, cittadini volontari e vari mezzi a disposizione con elicotteri regionali e nazionali e canadair, ha permesso di contenerne la portata.
Sarebbe opportuno che, al paziente lavoro di degli incendi da parte del Corpo Forestale dello Stato, si affianchi anche quello di vigilanza dei cittadini. Andrebbe inoltre dichiarato lo stato di emergenza per la Regione Campania e in particolare per la Provincia di Napoli, con un sensibile aumento del numero di uomini e mezzi per il contenimento degli incendi.
Il patrimonio ambientale va preservato e protetto con ogni mezzo e in ogni modo. In caso di avvistamento di un principio di incendio, occorre chiamare immediatamente il numero telefonico nazionale del Corpo Forestale Dello Stato – 1515 – o gli altri numeri di pronto intervento. E’ importante, ai fini di un pronto intervento tempestivo, segnalare il luogo dove si scorge il fumo o si vedono le fiamme, comunicando località e Comune, con eventuali informazioni aggiuntive sull’entità del danno. Intervenire in tempo permette di evitare danni permanenti al proprio territorio.