A chi si domanda cosa sia o cosa voglia significare la parola Ocho, l’architetto Mario Scippa risponde che “è la figura più importante del tango“, che nasconde la chiave di lettura di tutto il romanzo. “Questa frase l’hanno pronunciata e la pronunciano ballerini – prosegue Mario – maestri, filosofi, scrittori e poeti di tutti i tempi, ma mai nessuno ha veramente spiegato il perché”.
Protagonisti del nuovo romanzo di Scippa sono Maurizio Sales ed un vecchio maestro cieco, Giorgio Borghese, che si conoscono per caso in una milonga e da quel momento tra i due nasce uno stretto legame fatto di racconti, incontri e riflessioni, e soprattutto, ci aiutano a capire perchè Ocho è una figura così importante da essere l’essenza stessa del tango. E’ un noir ambientato nel mondo del tango a Napoli che ci porta per mano in una città rappresentata in mille modi diversi ma mai tra i tangheri che la popolano ogni notte con i loro sogni, desideri, amori, paure, speranze.
“É da un mese circa che sto portando il mio libro <<OchO Tango a Napoli>> nelle milonghe partenopee e sto trovando un’accoglienza e un ascolto che non mi aspettavo – scrive Mario sulla sua pagina facebook – A Napoli c’è sete di cultura, di bellezza e la comunità tanguera napoletana, presente ma invisibile alla città, ogni notte, sotto la pelle della città, fa poesia con il linguaggio del corpo a tempo di musica, fa Cultura”.
Maurizio, un giovane laureato in filosofia, sta conducendo una ricerca sull’estetica delle danze popolari nel mondo, sta per arrivare ad una teoria sulla spiegazione del perché l’ocho sia considerata da tutti, la figura più importante del tango. In quel periodo conosce Angela e la sua vita prende una piega diversa. Don Giorgio Borghese è un famoso ballerino di tango, conosciuto in tutto il mondo. Si trova a Napoli perché negli anni ’50 conobbe una nobildonna napoletana, la Marchesa Colarusso, con la quale ebbe una storia d’amore per un anno. Da quell’incontro con Maurizio una sera inizia il suo vero ingresso nel mondo del tango…
“Il tango è una danza relativamente giovane, ha meno di 150 anni ed è tale la sua diffusione a livello mondiale che, definendolo «Un Bene Culturale Immateriale», l’Unesco ne annunciò l’inserimento nel patrimonio dell’Umanità – dichiara, ancora, Mario – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura prese la decisione nel corso di un meeting fra 400 esperti riuniti ad Abu Dhabi per compilare una lista di arti e tradizioni da salvaguardare. Nel testo delle ONU viene specificato che il Tango «personifica sia la diversità culturale, sia il dialogo. Rappresenta l’essenza di una comunità e pertanto merita di essere salvaguardato».”
Mario Scippa, Napoli 1961. E’ Architetto. I suoi interessi spaziano in vari campi: fotografia, tecniche di rappresentazione multimediale, arte in genere, antiquariato, letteratura, poesia. Insieme al fratello Gennaro gestisce a Napoli la galleria d’arte e di antiquariato Antichità Scippa (terza generazione di antiquari nella stessa sede). E’ Perito di arte e di antiquariato. Da qualche anno usa le nuove tecnologie per far conoscere le proprie attività ad un pubblico sempre più vasto, preferendo al sito web l’interazione diretta con i contatti attraverso i network. Nel 2007 realizza due canali su YOUTUBE oltre a varie pagine su Facebook.
Libri pubblicati da Mario Scippa:
L’ANTIQUARIO E IL PROFESSORE (edizioni Demian) 2009
IL COSTRUTTORE DI ILLUSIONI (Antichità Scippa arte&cultura) 2010
TOGLIETEMI GLI SPECCHI (Antichità Scippa arte&cultura) 2012
IO PARLO WEB e TU? (Antichità Scippa arte&cultura) 2013
BOLLE(Antichità Scippa arte&cultura) 2013
DON FERNANDO (Antichità Scippa arte&cultura) 2014
Numerose silloge e poesie singole in antologie in Italia e all’estero
Scrive per la rivista Lo Speaker.it curando la rubrica Il Salotto Letterario
Spettacoli messi in scena:
Onde
Magma
Il Mare e il Vecchio
Pulcinella Borghese
Cartellone
Uragano
Don Fernando, drammaturgia con musiche del Maestro Franco De Biase
Dal 2011 ha aperto un salotto culturale <Salotto Letterario Antichità Scippa>, primo salotto letterario in una galleria antiquaria, dove presenta libri, mostre di fotografia e tiene regolarmente da tre anni ogni Mercoledì anche delle lezioni di antiquariato.