Ciò che sta accadendo a Pedrógão Grande, esattamente la zona centrale del Portogallo, a 150km nordest da Lisbona, è una tragedia, a detta dei primi pompieri accorsi sul posto, dallo “scenario orribile”. Un incendio violento divampato nei boschi di Pedrógão alle 3 della scorsa notte, ha, al momento provocato la morte di 62 persone. L’origine del fuoco non è dolosa, ma la causa è naturale: un piccolo rogo si è acceso a causa di alcuni fulmini, complici le alte temperature che hanno reso un’area boschiva secca, tanto da permettere alle fiamme di propagarsi e al vento l’accentuarsi delle stesse. “Non ha spiegazioni” il fuoco che si è propagato, fa sapere il ministro dell’interno, che per il vento ha raggiunto dimensioni incontrollabili.
Il bilancio accertato finora è di 62 morti e 59 feriti. La prima vittima identificata è stato un bambino di 4 anni, Rodrigo, morto in auto con lo zio a causa di un albero in fiamme che si è abbattuto sul veicolo. E poi Bianca, bimba di 4 anni, che fuggiva dalle fiamme con la nonna. A cercare di spegnere l’incendio oltre 1500 Vigili del Fuoco e per il premier Antonio Costa sono da individuarsi ulteriori vittime. In aiuto da Spagna e Francia sei canadair, ed altri due partiti oggi dall’Italia.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso parole di cordoglio per la tragedia al capo dello stato portoghese Marcelo Rebelo de Sousa : “Nel rinnovare la piena e immediata disponibilità dell’Italia – già avanzata dal governo – a offrire ogni forma di aiuto e sostegno ritenuti necessari, porgo a Lei, Signor Presidente, a nome del popolo italiano e mio personale, sentimenti di profondo cordoglio”. Anche papa Bergoglio ha espresso la sua “vicinanza” a quanto accaduto “al caro popolo portoghese”, durante l’Angelus di ieri a San Pietro. Da twitter, il presidente della Commissione Europea, Juncker: “I miei pensieri vanno alle vittime dell’incendio in Portogallo. Abbiamo attivato il meccanismo Ue di protezione civile”.