Si è svolto ieri mattina il consueto Consiglio Comunale presso il Municipio di San Giuseppe Vesuviano, al quale hanno partecipato solamente 3 cittadini. Non è chiaro il motivo di tanto assenteismo, fatto sta che i cittadini avrebbero assistito all’ennesimo show al veleno tra l’ex sindaco, il dott. Antonio Agostino Ambrosio ed il primo cittadino, l’ avv. Vincenzo Catapano, ai ferri corti ormai da anni. Gli argomenti discussi hanno spaziato tra il bilancio, i conti che non tornano e accuse venefiche contro il sindaco Catapano e i suoi fedelissimi. Inoltre, il Consiglio, è stato interessato per la restante parte alle battaglie di Nello De Lorenzo, più interessato ad attaccare la stampa che altro.
Ad accendere la miccia della discussione è l’ex sindaco con una lunga invettiva sul rendiconto, definendolo : “lo specchio del fallimento dell’amministrazione. Approvando questo atto- dice prima della votazione– firmerete il fallimento della vostra politica. C’è un buco enorme nei conti di questo Comune, e voi consiglieri ne siete responsabili perchè non avete esercitato l’opera di controllo che vi compete“. Si riferisce ai soldi che mancano e legati al mancato incasso della Tari, e, inoltre, ad una gestione economica- secondo Ambrosio- fallimentare. Ed ancora, precisa: “C’è un buco da 8 milioni e sono destinati ad aumentare. Per non parlare la crescita esponenziale di soldi che siamo costretti a versare per i debiti fuori bilancio. E non sono tutti delle vecchie amministrazioni come volete far credere. Qui rischiamo il default, state accumulando debiti che pagheranno i vostri nipoti“.
Il sindaco Catapano, nel mentre, è intervenuto qua e là per smontare l’accusa di Ambrosio. Ma anche Antonio Borriello, consigliere Vocenueva, ha aggiunto la sua alla denigrazione del dottore: “Siamo lontani politicamente, ma non si può dire che abbia detto falsità. C’è una difficoltà di incasso della Tari, ma ci sono delle responsabilità politiche sulla situazione economica di questo ente. E’ stata la gestione della macchina comunale sbagliata. Dalle strutture sportive, all’isola ecologica fino alla pista ciclabile. Avete promesso il mare, ci avete dato gocce nel deserto“.
Il Comune a tutto questo, però, si è ampiamente difeso. Dapprima con le parole del vicesindaco, con delega al bilancio, e poi con il primo cittadino, che hanno fatto scudo ad ogni accusa, smontandole. In particolare, ad essere disfatta è stata l’accusa sulla situazione debitoria disastrosa mossa da Ambrosio, che ha lasciato l’aula proprio mentre l’assessore al bilancio ha letto la sua relazione.Per la Leone: “I pareri sono positivi. C’è un disavanzo ma è dovuto ai fondi vincolanti e accantonati. Non intacca sul futuro di questa amministrazione.” Poi subentra, infine, Catapano: ” Ambrosio ha descritto l’Apocalisse, ma noi non falliremo. Se la città ha superato lui, vuol dire che siamo un comune insuperabile. Abbiamo ricevuto attacchi di tutti i tipi, ma nessuno pensa a quello che è stato fatto per il plesso Rossilli-Boccia, per il palazzetto sportivo. Ho assistito all’apologia dello struzzo, di chi mette la testa sotto la sabbia. E se ne va. Chi ci critica dimentica che noi stiamo pagando scotti di un determinato modo di amministrare. Che abbiamo stravolto, noi lo abbiamo migliorato il Comune. Abbiamo rifatto strade e aggiustato marciapiedi“. Così convincente Catapano da ricevere senza patire l’ok da parte di tutti nell’approvare il bilancio.
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