L’ultimo numero del bollettino settimanale a cura del Ministero della Salute e Istituto superiore della sanità, riporta dei numeri davvero preoccupanti per il nostro Paese. Si tratta del quarto numero del bollettino nato appositamente per monitorare e descrivere in modo tempestivo l’epidemia di morbillo in corso nel nostro paese a partire da gennaio 2017.
I dati sono davvero sconcertanti, da gennaio 2017 al 16 aprile 2017 sono state contagiate 1603 persone e nell’88% dei casi non erano state vaccinate, il picco è stato registrato nel mese di marzo. Numeri che mettono in allerta anche gli altri Paesi, in particolare gli Stati Uniti che hanno inserito l’Italia tra i paesi a rischio salute, raccomandando tutti i cittadini, intenzionati ad effettuare un viaggio nel nostro paese, di prendere le necessarie precauzioni. Intanto su Twitter il commissario Ue alla Salute Vytenis Andriukaitis si scaglia contro gli anti-vaccino con queste parole: “Nei giornali di oggi: epidemia di morbillo in Italia, prima morte per morbillo in Portogallo e aumento dei casi di morbillo in Germania. Deplorevole. Vergognatevi anti-vaccino!“
Una situazione che sta minando l’equilibrio del nostro Paese, le polemiche nate intorno ai vaccini hanno generato solo grandi preoccupazioni e tanta confusione. L’ultima polemica proprio di qualche giorno fa riguarda la trasmissione televisiva Report, in onda su Rai3. L’inchiesta condotta dai giornalisti riguardava il Papilloma virus ma non ha in alcun modo messo in discussione l’utilità e necessità del vaccino, si è piuttosto concentrata sulle reazioni avverse. Le parole dei giornalisti e il concetto dell’inchiesta sono stati travisati generando clamore, placato solo in seguito all’intervento diretto del conduttore Sigfrido Ranucci che ha ribadito il concetto espresso in puntata, sottolineando l’utilità sociale e l’importanza dei vaccini.
La più grande contaminazione che il nostro paese sta vivendo è ancora una volta quella della disinformazione e dell’ignoranza. Le vaccinazioni sono gli strumenti preventivi più efficaci a disposizione della sanità pubblica perchè svolgono attività protettiva in maniera diretta nei confronti dei soggetti sottoposti al trattamento e indirettamente proteggendo anche gli altri soggetti perchè evitano il diffondersi delle malattie. Genitori, medici, scuole e Asl hanno tutti l’obbligo di assicurare la protezione e informazione della popolazione, rispettando le linee guida e le regole imposte dal Ministero della Salute. Si tratta comunque di farmaci e come tali non sono esenti da rischi potenziali e reazioni avverse che potrebbero essere direttamente correlate all’uso del vaccino o non avere nessuna relazione causale con lo stesso ed essere un risultato anomalo di laboratorio, un sintomo o una malattia. Alimentare le polemiche intorno ai vaccini ha generato solo confusione, disinformazione e conseguente paura che ha a sua volta ridotto il numero dei vaccini e reso l’italia un paese vulnerabile, a rischio salute, favorendo la diffusione di un morbo che si credeva ormai debellato.