Dal cervello all’intestino, dal cuore al pancreas stanno crescendo, nei laboratori, in versione ridotta. Infatti, negli ultimi anni le cronache hanno spesso raccontato della creazione di organi in versioni miniaturizzate: organoidi, come si chiamo in gergo scientifico.
I primi mini-organi in 3D sono stati creati una decina di anni fa. A seconda dei casi, sono state scelte cellule staminali embrionali pluripotenti, quelle da cui nell’embrione si svilupperanno tutti i tessuti dell’organismo, oppure, cellule staminali adulte, che conservano ancora la capacità di differenziarsi qualora vengano sottoposte a particolari stimoli.
Si tratta di agglomerati di cellule che ricordano un organo, ma che non sono ancora in alcun modo funzionali. Nascono con l’intento di testare i farmaci e per studiare malattie e malformazioni. Inoltre, i mini-organi aiutano i ricercatori a ricapitolare dal vivo tutto il percorso dello sviluppo dell’organo.