Per l’Under 17 azzurra nel Trentino è amaro solo l’epilogo. I ragazzi di Carnevale, opposti all’Atalanta, onusta di gloria in campo giovanile e con un doppio titolo di merito (“Tricolore” Under 17 in carica e vincitrice dell’ultima Edizione del “Beppe Viola”), dominatrice poi nel suo girone di campionato con una coppia di attaccanti irrefrenabili (Nivokazi, capocannoniere assoluto con 20 reti in 18 partite e con Kulusevski a supportarlo con 13 reti in 19 gare) si rendono protagonisti di una grande prestazione, finendo sconfitti solo allo spirare del match.
Gli azzurrini, trascinati da un Ciro Palmieri in grande spolvero e sorretti dalle invenzioni di un Labriola estroso e sempre illuminante, devono cedere anche alla maggiore esperienza dei bergamaschi. L’allenatore orobico Massimo Brambilla (ex-mezzala di Torino, Cagliari, Parma e Monza) porta ad Arco una squadra i cui componenti sono tutti al limite massimo di età (classe 2000) e schiera da subito i suoi migliori elementi. Sono pochi i cambi nella sua formazione titolare. Tiene, comunque pronti all’uso, in panchina i co-titolari Kraja, Fanti, Peli e Cambiaghi ed è anche corroborato dalla sua robusta colonia di stranieri (il difensore ceco Heidenreich, l’altro difensore albanese Kraja, il citato attaccante, puntuale ed infallibile, Nivokazi, italiano di nascita ma kosovaro per origini, sostituito poi dal bravo Fiorese, preso a gennaio dal Vicenza , ed infine l’interno svedese Kulusevski, capace di segnare più di un attaccante).
Da parte sua, Massimo Carnevale inserisce in formazione anche un 2001, il “talentino” Labriola. Che dispensa pezzi di tecnica calcistica atti ad illuminare i compagni e spesso anche ad esaltare le sue doti personali. Ma la partita a lungo vive su un duello a distanza ravvicinata fra i due cannonieri: l’azzurro Palmieri ed il nerazzurro Nivokazi. Segnano entrambi, due reti a testa, su azioni personali il napoletano, con l’ausilio di un rigore l’orobico. Ed il duello non si può dire finito in parità. Lo vince ai punti il ragazzo di Capodimonte, che a lungo ha sognato il Chelsea, mentre ora sogna la Champions con i colori azzurri. Ed esce vincitore anche Labriola contro il ragazzo del Nord: Kulusevski, che ha più forza ma meno idee. Un peccato per gli azzurri. Ma, come dicevamo, è amaro solo l’epilogo.
Il Napoli ha dimostrato di poter lottare con tutti. Ma non con l’avverso destino…
Le Formazioni:
Atalanta: Boccignone, Vedovati, Frana, Isacco, Heidenreich, Cavalli, Pedrini (57’ Peli), Da Riva, Novokazi (60’ Fiorese), Kulusevski, Losa. A disp.: Piccirillo, Cavagnis, Kraja, Fanti, Bulgarella, Rinaldi, Cambiaghi. All.: Brambilla
Napoli: Maisto, Pelliccia, Pizza (68’ Rea), D’Alessandro, Bartiromo, Senese, Messina (69’ Manzi), Energe (45’ Illuminato), Pirone, Labriola, Palmieri (65’ Calvano). A disp.: Schiavone, Ansani, Caiazzo, Coglitore, Serrano. All,: Carvevale
Arbitro: Ugolini di Trento
Reti: 10’ pt. e 28’ st. Palmieri (Na), 12’ pt. e 15’ st. Nivokazi (A), 41’ st. Peli (A).
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